Cascata Marmore, ambulanti e tourist shop: «Rivedere il regolamento»

Terni – Confronto al Pentagono sulla richiesta del gruppo FdI: si vuol puntare di più sui prodotti tipici locali. Ma i problemi non mancano. L’sos sui parcheggi

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di S.F.

Porchetta, kebab, manganelli raffiguranti Mussolini, concessioni e assegnazioni. Di tutto e di più. Ma soprattutto un allarme tecnico lanciato dal dirigente Paolo Grigioni sulla necessità di rivedere i parcheggi dell’intera area per motivazioni legate a sicurezza e viabilità: si è parlato di questo e altro lunedì pomeriggio in II commissione al ‘Pentagono’ – sede temporanea per i lavori in corso in aula consiliare a palazzo Spada – in riferimento alla cascata delle Marmore e all’offerta commerciale di tourist shop e ambulanti. Sì, perché c’è chi ha messo nel mirino quest’ultimo: il gruppo consiliare di FdI che, con uno specifico atto di indirizzo, ha chiesto di cambiare lo stato dell’arte. Peccato che al confronto mancassero entrambi gli assessori interessati, vale a dire Elena Proietti (turismo) e Stefano Fatale (commercio). Se ne riparlerà ancora.

CASCATA, IL BANDO PER DUE BOX

La II commissione al Pentagono

L’input al cambiamento

Qual è il problema? A spiegare per FdI cosa c’è che non va è stata Rita Pepegna: «Abbiamo notato – il resoconto dell’atto di indirizzo – che ci sono situazioni poco coerenti a livello urbanistico e ambientale. C’è chi vende prodotti non legati all’aspetto culturale ed enogastronomico del territorio. Facciamo questa richiesta per ridare lustro al contesto attraverso la modifica dell’articolo 7 del Testo unico delle principali disposizioni in materia commerciale e artigianale. Alcuni operatori hanno chiesto spazio ad hoc». Tutto ciò per dire – si legge nel dispositivo, qui è possibile visualizzarlo – di intervenire «con un progetto mirato, dei punti vendita antistanti la biglietteria della cascata delle Marmore, coerente al contesto, sostituendo agli spazi commerciali provvisori manufatti che convivano architettonicamente con il territorio circostante». In più c’è l’input a rivedere «i criteri e la regolamentazione di assegnazione, vendita e promozione anche di prodotti tipici». Salterà fuori che in realtà si tratta dei quattro posteggi mobili che si trovano nel ‘corridoio’ di collegamento tra il tourist shop e la biglietteria.

Gentiletti e Rossi

Cicchini in tackle: «Antiquati e superati». La porchetta

Al solito Paolo Cicchini (Lega) quando si parla di cascata è facile che alzi i toni: «Bisogna essere meno provinciali. Bisogna togliere le cose che non danno qualità: in passato c’era chi vendeva la porchetta in piazza Tacito e non va bene. Lo spirito dell’atto lo condivido, ma vale anche per il belvedere superiore ed il tourist shop. Abbiamo una visione antiquata e superata, basta con la politica del campanile dal punto di vista del turismo». Si ‘scalda’ anche Michele Rossi di Terni Civica: «Cosa dice l’articolo 7 citato? Il problema va circoscritto, lì in quel punto non ci sono gazebo ma ambulanti mobili. E sono assolutamente contrario a mandarli via, ci vivono e c’è la libertà merceologica che prevale. Le battaglie da fare per la  cascate delle Marmore sono molte al fine di migliorare l’offerta e la qualità dell’accoglienza turistica. Vedi quella fondamentale sui servizi igienici e sui parcheggi ad oggi gravemente insufficenti. Ben venga una regolamentazione che premi una offerta commerciale più legata alle tipicità locali. Serve un professionale piano marketing all altezza di un sito turistico di questa portata». Alessandro Gentiletti la butta più sul piano politico: «Stiamo discutendo senza gli assessori. Qual è la fattibilità di questa proposta?». Francesco Filipponi (Pd) ha messo il dito nella piaga: «Non c’è Fatale e credo sia una mancanza di attestato di rispetto». Poi è lui a leggere – sarà ringraziato per questo sia dalla Santini che da Cicchini – l’articolo 7: in sostanza l’input sui prodotti tipici già esiste. Chiaro che il problema è il controllo. C’è anche un consiglio: «Gli atti amministrativi vengono prima di quelli politici. Allora modificare i criteri e farlo subito». Di mezzo ci finisco anche i kebabbari – a mo’ di esempio – per spiegare cosa non andrebbe venduto in zona cascata.

Il dirigente Grigioni

Santini bacchetta. Botta e risposta con la Musacchi

Tra gli esponenti di FdI ad esporsi in particolar modo è Monia Santini: «La radice del problema è la carenza di direttive specifiche e di programmazione per uno sviluppo turistico commerciale. Non è portato all’importanza della cascata delle Marmore, ci deve essere un approccio manageriale». E qui si crea un breve botta e risposta con Doriana Musacchi di FI: «Fatale aveva degli impegni. Se nell’articolo 7 c’è già scritto tutto, perché non c’è stato controllo? Propongo di fare un sopralluogo e vedere la situazione». L’imprenditrice di Fratelli d’Italia su quest’ultimo passaggio ha replicato senza perdere troppo tempo: «Una cosa banale ed un gettone buttato via». La forzista non lascia cadere: «Lei evidentemente ha un lavoro che glielo permette, io devo avere delle giustificazioni non è che posso fare le passeggiate alle 8». Poi si riprende. A mettere ordine ci pensa il dirigente ad interim per il commercio Paolo Grigioni.

Monia Santini

Il regolamento da rivisitare

«Credo che – ha esordito il dirigente – la strada sia quella di una revisione o implementazione del regolamento sul commercio. Avevo già avuto l’input in tal senso e ci sarà la proposta a breve». Si parla anche del mercatino settimanale e di largo Manni, poi si torna all’area cascata: «Tourist shop? Ci sono strutture private commerciali ed altre in assegnazione, quest’ultime non si possono variare così facilmente». In merito all’ultimo bando, è stato specificato che sono arrivate otto domande per i due box a disposizione. E gli ambulanti? «Si può intervenire con regolamentazione però questa parte è poco chiara. L’articolo 7 regolamente la parte legata ai concessionari, il belvedere superiore invece è fuori da questo discorso». Come noto c’è il divieto di vendere – stop indicato anche nel recente avviso pubblico per i box – manganelli e mazze da baseball.

Il tourist shop

L’allarme parcheggi

Interessante – tema già noto in realtà, ma Grigioni lo spiega in modo più esaustivo – la questione parcheggi dell’area cascata: «Ve lo dico sotto il profilo tecnico, c’è bisogno di rivederli perché c’è stato un forte incremento dei visitatori e ciò ha creato problemi di viabilità, sicurezza e offerta commerciale. Altrimenti si arriva al collo di bottiglia». Chiaro. «Ha posto un problema grave e va affrontato», la risposta di Cicchini all’sos del dirigente. Si vedrà. Infine una puntualizzazione finale di Grigione su una questione: «Sui singoli prodotti in vendita è complicata la questione per chi agisce su aree di proprietà». Al ‘Pentagono’ anche la funzionaria tecnica della direzione al commercio, Sandra Proietti Divi.

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