di S.F.
Giovedì è il ‘grande giorno’, quantomeno in teoria. A palazzo Spada è ora di chiudere i conti – sarebbe anche ora visto il caos delle ultime settimane, specie sul bilancio – sul documento unico di programmazione e sul previsionale 2023-2025, gli ultimi atti fondamentali del quinquennio Latini in chiusura. Tra gli elementi citati nel Dup ce n’è uno di cui si parla da almeno un biennio e che al momento in concreto è al palo nonostante un doppio passaggio in giunta dal 2021 in avanti. Si tratta del collegamento tra il parcheggio della biglietteria (piazzale Vasi) del belvedere inferiore ai Campacci.
IL DOCUMENTO UNICO DI PROGRAMMAZIONE 2023-2025
6 APRILE, SHOWDOWN SU DUP E BILANCIO

La descrizione nel Dup 2023/2025
Il progetto è noto e giocoforza è riportato anche nel Dup 2023-2025, l’ultimo dell’esecutivo a guida Latini. Bene, cosa si scrive nel documento? «Relativamente al sistema Cascata-Piediluco è prevista la realizzazione di tecnologie di mobilità alternativa quali la cabina di collegamento, su cremagliera, fra piazzale Byron (in realtà dal parcheggio, ndr) e Campacci, il nuovo imbarcadero e il collegamento con battelli elettrici da Campacci a Piediluco». Il primo passaggio per il ‘progetto Water Way’ c’è stato nel maggio 2021, quando in giunta fu approvata la proposta di contributo a firma della società Marcangeli nell’ambito della progettazione di fattibilità tecnico-economica. Trascorre un anno, si arriva al giugno 2022: semaforo verde alla ‘rivoluzione’ per la mobilità alternativa di tipo intermodale descritto sopra. In particolar modo il focus è sull’ascensore inclinato dal parcheggio di Collestatte Piano fino ai Campacci.
MAGGIO 2021, PARTE L’ITER FORMALE
GIUGNO 2022, L’OK AL PROGETTO

E poi? Si attende l’appalto integrato
Nel giugno 2022 è stato approvato il piano di fattibilità tecnico-economica in seguito alla conferenza di servizi preliminare sul progetto e l’acquisizione di una serie di pareri. Tutto ciò ha portato al via libera per la promozione dell’accordo di programma tra le parti utile a proseguire l’iter. Parliamo di quasi un anno fa. Possibile che da allora non si sia andati avanti? Da palazzo Spada fanno sapere che il Pfte è stato oggetto della conferenza di servizi preliminare sopra riportata e che allo stato attuale la Regione deve completare l’iter di sua competenza. In primis trovare i finanziamenti necessari per poter procedere con la redazione dei restanti step progettuali: «Al momento non risultano assegnati». Poi appalto integrato in caso di esito positivo. In ogni caso le opere pubbliche previste sono in variante allo strumento urbanistico e giocoforza si dovrà passare dal consiglio comunale.
20 GIUGNO 2022, LA DETERMINA DEL COMUNE: OK AL PFTE
LA CONCLUSIONE POSITIVA: ‘MANDATO’ PER ACCORDO DI PROGRAMMA

Fondi e Leitner
«Per la città di Terni sarebbe una cosa importante, ma non solo. Anche per tutto il territorio regionale», ricorda Giunio Marcangeli in merito. «La fondazione Carit ci mette sei milioni di euro e altrettanti la Regione, tutti vogliono farlo». Vicenda in mano al prossimo sindaco della città che, come ormai noto, non sarà Latini. Da quanto si apprende l’intenzione sarebbe quella di coinvolgere nello sviluppo del collegamento la Leitner Ag di Vipiteno (Bolzano), vale a dire la più rilevante società in ambito mondiale per la costruzione di impianti a fune per trasporto di persone e materiali. Anche ad assetto variabile, come nel caso – sempre che tutto fili liscio – dell’impianto della cascata. «Ai sensi dell’articolo 34, comma 4, ove l’accordo comporti variazione degli strumenti urbanistici, l’adesione del sindaco allo stesso deve essere ratificata dal consiglio comunale entro trenta giorni a pena di decadenza. Per l’approvazione di progetti di opere pubbliche comprese nei programmi dell’amministrazione e per le quali siano immediatamente utilizzabili i relativi finanziamenti si procede a norma dei precedenti commi. L’approvazione dell’accordo di programma comporta la dichiarazione di pubblica utilità, indifferibilità ed urgenza delle medesime opere; tale dichiarazione cessa di avere efficacia se le opere non hanno avuto inizio entro tre anni», fu specificato nella determina del 20 giugno 2022. La sensazione è che la strada è ancora bella lunga.