Castel dell’Aquila piange ‘Fabietto’, amico di tutti

Montecastrilli – Cordoglio nella comunità per la scomparsa di Fabio Cricchi, 31 anni appena. Grande il suo impegno fra squadra di calcio e Pro loco

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Profondo cordoglio nella comunità di Castel dell’Aquila (Montecastrilli) per la scomparsa di Fabio Cricchi, per tutti ‘Fabietto’, 31 anni appena. Ragazzo speciale e punto di riferimento per la sua bontà, la simpatia, ma anche l’impegno per il Castello Calcio e per la Pro loco, Fabio Cricchi viene ricordato dai tanti che lo conoscevano per la sua dolcezza, il senso dell’amicizia, il saper ‘fare squadra’ grazie a doti umane non comuni. Proprio l’SSD Castello Calcio, in un post su Facebook, ha espresso tutto il proprio dolore per la giovane vita volata in cielo: «Castel dell’Aquila – scrive la società – si sveglia con una terribile notizia, tutti si sentono come paralizzati perché non vogliono credere che ‘Fabietto’ non è più con noi. Impotenti nei confronti di questo destino ci auguriamo soltanto che qualcuno lassù l’abbia chiamato perché c’era veramente bisogno di una persona speciale come lui. Fabietto per la società sportiva, ma parliamo anche a nome della Pro loco, era un vero punto di riferimento. Il suo aiuto spontaneo era quanto di più caro che possiamo conservare e faremo di tutto affinché il suo ricordo rimarrà sempre vivo nel paese. Ci mancherai … troppo… ma siamo convinti che ci aiuterai ancora una volta trasmettendoci da lassù la forza per andare avanti. Lo faremo anche per te Ora fai un buon viaggio grande amico di noi tutti». I funerali si terranno mercoledì alle ore 15 nella chiesa di Castel dell’Aquila.

«Se Gesù ti ha voluto con sé, è perché sei troppo importante per vivere con noi»

Carlo Pericolini, uno dei tanti amici che in queste ore, anche via social, hanno espresso tutto il proprio dolore e tanto affetto nel ricordare ‘Fabietto’, scrive: «Fabietto mio… un’amicizia grande come un amore! Basata sulla fiducia e sull’affetto reciproco… quel giorno che tutti hanno riso… ho riso anche io senza capire… vedendo il tuo volto quel primo giorno di scuola, ho capito subito di aver sbagliato e sono stato subito e sempre dalla tua parte, e continuo a starci anche adesso. Se Gesù ti ha preso fra le sue mani, è perché sei troppo importante per vivere qui con noi. Ringrazio Dio per ogni secondo che ho avuto per passare con te, sentirti e vivere te, che sei una persona speciale, una delle migliori che abbia mai conosciuto… Sarai sempre con me amico mio».

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