Castelluccio, da sabato si tornerà a seminare

Dopo la protesta degli agricoltori le istituzioni acconsentono a riaprire la Sp477 due volte al giorno. A breve partirà il cantiere per la messa in sicurezza della strada

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Due giorni e due notti. Al freddo, accanto ai propri trattori, per strada. Per salvare la semina della lenticchia, la fioritura della prossima estate ma, soprattutto, il proprio lavoro.

Nuova riunione Escono vittoriosi dall’ennesimo incontro, quello che si è svolto mercoledì mattina a Norcia, con i rappresentanti della regione, gli agricoltori di Castelluccio che da lunedì non hanno mai abbandonato il loro presidio in via XX settembre. Col sostegno di tanti cittadini che, di notte, li hanno raggiunti per scaldarsi attorno allo stesso fuoco o per cenare insieme e grazie anche all’opera mediatrice di Coldiretti, la soluzione è stata trovata.

Due varchi Via libera alla semina, dunque, con la garanzia che ci saranno due fasce orarie, la mattina alle sette e la sera alle sette e mezzo, ogni giorno, per attraversare con le proprie auto la strada provinciale 477, quella più rapida che mette in collegamento Norcia con Castelluccio, scortati dai mezzi della protezione civile, senza la necessità di dover attraversare tre regioni e fare cento chilometri a tratta per andare a tornare dal piccolo borgo. Già il prossimo fine settimana saranno trasferiti i trattori, le seminatrici e le sementi attraverso il viadotto di Forca Canapine. Chi invece deciderà di pernottare a Castelluccio, avrà a disposizione le due strutture ancora agibili.

Gli agricoltori «Abbiamo lavorato tutti insieme per ottenere un diritto sacrosanto, cioè quello al lavoro. – è il primo commento di Gianni Coccia, portavoce degli agricoltori – Mi sento di ringraziare tutte le istituzioni a cominciare dal comune, che si è tanto adoperato per trovare una soluzione condivisa e anche la presidente Marini, i dirigenti e i tecnici della protezione civile. Insieme siamo riusciti a risolvere i problemi e ad affrontare la questione ne migliore dei modi e nell’interesse di tutti. Non è retorica questo mio ringraziamento – conclude, in riferimento alle polemiche col sindaco Alemanno dei giorni scorsi – io non ho mai alzato barriere, ci dispiace se alcune nostre affermazioni possono essere stati mal interpretati dal sindaco Alemanno. Noi abbiamo portato il messaggio di una comunità. Lo avremmo voluto al nostro fianco in questa manifestazione, in mezzo alla sua gente, ma la cosa importante è che ora possiamo tornare a lavorare».

Riunione All’incontro di mercoledì erano presenti gli assessori Fernanda Cecchini e Giuseppe Chianella, i rappresentanti della Provincia di Perugia, la stessa Coldiretti Umbria e alcuni agricoltori di Castelluccio. Il programma del trasferimento delle macchine agricole sarà stilato in un vertice in Prefettura, ma l’obiettivo è di farle salire attraverso la galleria di Forca Canapine entro sabato.

Sp477 «Abbiamo di fronte due obiettivi – ha affermato la presidente Marini – uno è quello di consentire, nel limite del possibile e senza mettere a rischio l’incolumità degli operatori, la semina della lenticchia. L’altro è quello di riavere aperta, se possibile entro la prossima estate e dunque entro la prossima fioritura dei Piani di Castelluccio, la strada che da Norcia ha sempre collegato la frazione». Per questo secondo obiettivo, dunque, la regione ha già ottenuto dalla Provincia il via libera ai primi lavori di emergenza che prevedono il disgaggio dei massi pericolanti, che quelli di sistemazione definitiva della piano stradale che in alcuni tratti è stato completamente distorto dalla violenza dei terremoti. «Il cantiere è ormai avviato e dunque in questo quadro va trovata una soluzione, assolutamente limitata, provvisoria ed in emergenza, che consenta agli agricoltori si spostarsi da Norcia, dove sono temporaneamente alloggiati, fino a Castelluccio».

Il passaggio Per i dettagli tecnici è tutto rimandato a un incontro in prefettura. Al momento, però, quello che è certo è che ogni giorno ci saranno due fasce orarie, una prima che venga aperto il cantiere e l’altra prima dopo la chiusura dei lavori giornalieri, per transitare sulla Sp477 sempre scortati dalla protezione civile. Il passaggio sarà limitato a poche auto civili, perché chi può rimarrà a dormire nelle strutture di Castelluccio ancora agibili. Il permesso straordinario di circolare sulla strada sarà autorizzato solo per una ventina di giorni, quelli necessari cioè, clima permettendo, per la semina della lenticchia e prima che l’impresa inizi i lavori di rifacimento dei tratti stradali danneggiati. «In queste condizioni – hanno affermato i coltivatori presenti che hanno ringraziato la presidente Marini per aver contribuito in maniera fondamentale insieme agli assessori Cecchini e Chianella, alla soluzione dei problemi – siamo pronti ad iniziare fin da dopodomani, assicurando la massima collaborazione con tutti».

Il sindaco Alemanno Il Sindaco di Norcia, Nicola Alemanno esprime soddisfazione per il risultato ottenuto, «espressione della bontà del lavoro che l’amministrazione comunale sta portando avanti, insieme alla Provincia di Perugia e alla Regione. Lo abbiamo detto diverse volte ed è questa occasione per ribadire che la coesione e lavorare insieme porta risultati soddisfacenti». Alemanno rimarca: «Non ci fermiamo qui, vogliamo che la strada torni ad essere aperta per la metà di giugno quando i turisti raggiungeranno Castelluccio per la fioritura. Questo è l’obiettivo sul quale continuiamo a lavorare».

‘Eccellenze italiane’ Mercoledì inoltre, il sindaco di Norcia, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università per Stranieri di Perugia, ha ricevuto direttamente dal rettore Giovanni Paciullo il sigillo dorato dell’Università per Stranieri di Perugia. Solitamente assegnato alle ‘Eccellenze italiane’, in questo caso il premio a Nicola Alemanno ha inteso sottolineare il grande lavoro svolto nel periodo post sisma. «Ringrazio il rettore per questo segnale di sensibilità, vicinanza e solidarietà alla nostra comunità. Vicinanza che non è mai mancata da tutti gli umbri e che ci aiuta a continuare ad andare avanti e rinnova le nostre energie, necessarie per trovare soluzioni ai problemi che quotidianamente affrontiamo. Giovedì 30 marzo saranno 5 mesi dalla scossa del 30 ottobre e come dal primo giorno, ogni giorno, lavoriamo per cercare le migliori soluzioni per una pronta ripresa».

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