‘Bella Ciao’: questo il nome della lista che, in fase di definizione per quel che riguarda i componenti, è stata presentata sabato mattina in Comune a Terni. Lanciata dal Partito della Rifondazione Comunista, dai Comunisti Italiani e da altre forze della sinistra cittadina, è a supporto della candidatura a sindaco di Claudio Fiorelli (M5s). Il progetto politico è stato illustrato da Lorenzo Carletti (Prc), Michele Froscianti (Pci), Eleonora Galli, Pierluigi Rainone e Maura Mauri.
«Basta classi politiche schiave degli speculatori»
Il simbolo, oltre a falce e martello, contiene l’Hyperion dell’artista, recentemente scomparso, Agapito Miniucchi. Il nome poi si spiega da sè: «Gli unici veri patrioti sono i partigiani – attacca Carletti – e noi siamo alternativi a chi si è permesso di paragonarli, negli anni, ai repubblichini». Al di là della componente ideologica, la lista vuole essere «popolare, stimolare la partecipazione nei quartieri, valorizzare i luoghi di socialità. Vogliamo che ci sia un controllo popolare sui processi pubblici». Uno dei temi è quello ambientale: «Terni – prosegue il segretario di Rifondazione – non può essere la piazza degli affari al ribasso che trasformano la città nel liquamificio dell’Umbria. Questa è una vergogna e un’eredità di classi politiche trasversalmente intese, senza spina dorsale né autonomia dal potere economico privato. Noi siamo contro l’imprenditoria predatoria e speculativa. La giunta Latini ha proseguito con la privatizzazione di tutte le risorse strategiche della città ma la politica non può essere lo strumento di ratifica dei consigli di amministrazione».
«A sostegno di Fiorelli»
La posizione, come detto, è di pieno sostegno a Claudio Fiorelli: «Nel M5s e non altrove – ha detto Carletti – abbiamo trovato un interlocutore credibile, sinceramente impegnato per il cambiamento. Claudio Fiorelli ne è autorevole espressione. Terni attraversa una lunga fase di involuzione che va avanti da una ventina d’anni, sul piano economico, sociale, ambientale, urbanistico. Questo decadimento è strettamente connesso all’incapacità di programmare e pianificare da parte delle classi dirigenti. Che non sono neppure riuscite a contrastare la spinta centripeta della Regione. Sul piano sanitario, ad esempio, la soluzione non può essere una clinica privata ma servono risorse pubbliche per ricostruire una sanità a misura di cittadino».
«Bandecchi, basta farci fare brutte figure»
Poi, da Carletti, un messaggio a Stefano Bandecchi, presidente della Ternana Calcio e candidato di Alternativa Popolare: «La città è stufa di atteggiamenti avvilenti. Degli sfoghi di personaggi, come Bandecchi, che non la smettono di farci fare le peggiori figure a livello regionale e nazionale. Parlo di tutti quelli che intendono la politica come una cosa privata e ‘propria’. A loro dico: svluppate una capacità di stare sui temi della città, prestatevi al contraddittorio anziché ripararvi dietro la comunicazione unilaterale dei social».
«Il centrodestra candida chi ha svenduto Asm»
Michele Froscianti ha ribadito il concetto di una città «in ‘ritirata’, che secondo le stime potrebbe arrivare ad avere meno di 100 mila abitanti entro il 2028, con un ulteriore declassamento sociale e politico». Eleonora Galli ha sottolineato l’assenza di politiche giovanili: «Se gli unici spazi gratuiti dove stare insieme sono la Passeggiata e i ‘gradoni’, se il diverimento più economico è l’alcol, se non proponiamo nulla ai ragazzi, cosa dobbiamo aspettarci?». Pierluigi Rainone, riferendosi ai ‘movimenti’ del centrodestra, ha parlato della possibile candidatura a sindaco dell’assessore al bilancio Orlando Masselli (FdI), «colui che ha ceduto ad Acea un’azienda come Asm, costruita dai ternani, senza alcun processo di coinvolgimento della cittadinanza. Una decisione politica pesantissima».