Centrale Umbra: «Quale futuro?»

I sindacati di categoria lanciano l’allarme «nel centenario della ferrovia»

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di Cristiano Tardioli (Filt Cgil), Gianluca Giorgi (Fit Cisl), Stefano Cecchetti (Uiltrasporti), Paolo Bonino (Faisa Cisal), Roberto Perfetti (Ugl Fna)

Quest’anno si celebra il 100° anniversario della nascita della Ferrovia Centrale Umbra.

Questo evento, purtroppo, ricorre nel momento peggiore della Ferrovia Centrale Umbra, sia rispetto alle condizioni in cui versa l’infrastruttura ferroviaria, gestita da Umbria Tpl e Mobilità Spa, sia rispetto alla situazione del materiale rotabile di proprietà di Umbria Mobilità Esercizio Srl (società detenuta al 100% da Busitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato).

Infatti, sono visibili a tutti i disagi che la situazione sopra descritta sta cagionando agli utenti a seguito delle interruzioni e dei rallentamenti presenti nella linea, nonché a seguito della soppressione di alcuni corse treno, sostituite da autobus, dovute alla scarsa disponibilità di materiale rotabile.

Disagi che, parimenti, si riversano pesantemente anche sul personale addetto delle due aziende. E’ evidente che tale grave situazione, oltre a risultare estremamente penalizzante, nell’immediato, per gli utenti e i dipendenti, rischia anche di pregiudicare parzialmente l’attuabilità del futuro Piano Regionale dei Trasporti, ancora in via di approvazione.

Le Segreterie Regionali dell’Umbria di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal e Ugl-Fna ritengono che non sia più rinviabile l’apertura, da parte della Regione Umbria, di un tavolo istituzionale di confronto sulla questione che, insieme alle Organizzazioni Sindacali, coinvolga le due aziende.

Il rilancio del servizio ferroviario in questa regione passa attraverso un robusto piani di investimenti che garantisca: gli interventi di manutenzione straordinaria della linea ferroviaria; l’acquisto in tempi brevi (visti i tempi lunghi previsti per le consegne) di nuovo materiale rotabile; il rilancio della manutenzione del materiale rotabile esistente.

A tale proposito, le Organizzazioni Sindacali si sarebbero aspettate da Busitalia (e dalla Regione) qualche parola in più rispetto agli investimenti su nuovo materiale rotabile, visto l’elevato livello di vetustà dell’esistente, nonché rispetto alla manutenzione dello stesso; l’officina di Umbertide andrebbe rilanciata e vista anche come possibile volano occupazionale.

Infine, è doveroso aprire una parentesi su Umbria Tpl e Mobilità Spa, rispetto alla quale, aldilà delle problematiche inerenti l’infrastruttura ferroviaria, è non più rinviabile la riapertura di un confronto sulla situazione attuale e sulle sue prospettive future.

Per questo, le Organizzazioni Sindacali auspicano che la Presidente Marini e il nuovo Assessore Chianella, ai quali vanno i migliori auguri di buon lavoro, diano un riscontro immediato attivandosi per l’apertura del tavolo di confronto richiesto.

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