Centro di quartiere a Madonna Alta: si parte

Perugia – Presentato l’intervento che punta ad ampliare e rinnovare una struttura a disposizione di associazioni e famiglie

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È stato presentato mercoledì mattina alla stampa, dall’assessore comunale al welfare Edi Cicchi e quello all’urbanistica Margherita Scoccia, il progetto del nuovo centro di quartiere a Madonna Alta (Perugia), inserito nel piano di riqualificazione dell’area di Fontivegge, predisposto dall’amministrazione comunale nell’ambito del cosiddetto ‘bando Periferie’.

Uno spazio per associazioni e famiglie

«Si tratta della realizzazione di nuovi spazi – è stato detto – in ampliamento di quelli esistenti del centro socio culturale ‘La Piramide’, nell’area di via Diaz e via Martiri dei Lager, da destinare alle associazioni e alle famiglie. Si creerà, dunque, una vera e propria community hub a servizio della comunità per promuovere l’inclusione e la coesione sociale e per dare una risposta concreta alle numerose richieste pervenute dagli abitanti ed operatori della zona. La consegna dei lavori alla ditta appaltatrice è già stata fatta da parte dell’amministrazione, quindi a partire dalla prossima settimana si prevede l’inizio dell’intervento, che non precluderà comunque la fruizione dell’attuale centro socio culturale».

«In linea con i bisogni del quartiere»

«Si tratta di un intervento molto importante – ha spiegato l’assessore Scoccia -, che unisce l’aspetto urbanistico con quello di rigenerazione del tessuto cittadino e dell’associazionismo, in un’ottica di accessibilità, sostenibilità e attenzione all’ambiente. Potremo restituire alla città una struttura adatta alla crescita di un quartiere popoloso, che ha necessità di incentivare gli spazi, peraltro in coerenza e sintonia con tutti gli altri interventi di riqualificazione previsti sia da Agenda Urbana che dal ‘bando Periferie’. Tutte azioni che dovranno concludersi entro il 2023 e che dimostrano la ferrea volontà dell’amministrazione di dare risposte concrete alle criticità di quella parte di territorio, restituendo alla città una zona che fino a poco tempo fa era in qualche modo preclusa alle famiglie».

Fondi, tempi e gestione

Per l’intervento in questione sono previsti un anno e mezzo di lavori e un investimento di un milione e 300 mila euro a valere sul bando Periferie, a cui si aggiungono 255 mila euro per la gestione dei centri per la famiglia nell’ambito di Agenda Urbana. «Da questo cantiere, con la ripresa dei lavori pubblici, arriva anche un messaggio importante per la nostra economia – ha aggiunto ancora l’assessore Scoccia – soprattutto in questo periodo, tenendo anche conto che ad esso si aggiungeranno, sempre nell’ambito del bando, nuovi cantieri al termine dell’estate, con particolare riferimento alla riqualificazione di piazza Vittorio Veneto e dell’ex scalo merci». Anche l’assessore al welfare Edi Cicchi ha tenuto a sottolineare come la parte vincente del progetto in questione sia proprio il fatto che esso non tiene conto solo del contenitore, ma anche del contenuto. «Il centro è stato progettato tenendo conto del ruolo sociale della famiglia, intesa come risorsa positiva per il benessere sociale, in un’ottica di auto-mutuo-aiuto intergenerazionale e di messa in campo di azioni positive che vadano ad animare il quartiere, nella consapevolezza che i luoghi vissuti sono anche luoghi più sicuri». L’assessore ha anche annunciato che a breve sarà pubblicato il bando per la gestione del family hub.

Come sarà

La struttura sarà articolata su due livelli strutturali, piano terra e primo piano, per uno sviluppo totale di 614 mq così ripartiti: il piano terra ospiterà gli spazi da destinare alla community hub, pensati con un’area di servizio comune a tutte le attività che avranno ognuna un accesso indipendente dal portico. L’area sarà divisa in tre grandi spazi ma è progettata in modo tale da poter essere risuddivisa, con pareti mobili, fisse o con arredi, in spazi di più piccola entità con accesso indipendente e l’utilizzo dei servizi comuni. Allo stesso piano sarà realizzato un ufficio con ingresso indipendente dalla scala comune che servirà all’attività di coordinamento pro loco, attualmente presente nel corpo esistente al primo piano, in uno spazio che si rende necessario agli uffici comunali di statistica. Il primo piano del nuovo corpo di fabbrica sarà un ambiente open space da adibire a spazio per le associazioni sportive con annessi servizi; anche questa zona è comunque pensata per poter essere risuddivisa a sua volta, in caso di necessità, in due spazi distinti ognuno con il suo accesso. Tra i due edifici, quello di nuova costruzione e quello esistente, sarà realizzato un giardino. Per consentire un efficace raccordo tra i due fabbricati viene prevista la demolizione del piccolo corpo attualmente presente sul fronte nord e la realizzazione di un portico al servizio sia del Centro Anziani esistente che della nuova community hub, si va così a creare uno spazio coperto per consentire al vivibilità di una zona all’aperto ma riparata dagli agenti atmosferici. Il nuovo corpo di fabbrica sarà dotato di un vano scala completo di elevatore per l’abbattimento delle barriere archiettoniche e, da qui, una passerella con adeguata pendenza consentirà un collegamento anche al piano primo fra i due volumi ed un ulteriore percorso totalmente accessibile, anche da persona con ridotta o impedita capacita motoria, dal parco fino al primo piano senza dover accedere obbligatoriamente dal parcheggio laterale su via Diaz.

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