di S.F.
La ciclabile Terni-Narni e due problemi da risolvere. Palazzo Spada ci prova partecipando al progetto ‘Bici in comune’, l’iniziativa promossa dal ministro per lo sport ed i giovani tramite Sport e Salute e Anci: mirino su due tratti in particolar modo.
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Si tratta di un’iniziativa ministeriale che ha lo scopo di favorire la promozione della mobilità ciclistica e del cicloturismo. L’esigenza prioritaria? «L’esecuzione di lavori tesi alla messa in sicurezza del percorso ciclo-turistico sul fiume Nera di collegamento Terni-Narni in corrispondenza della confluenza del fosso Rivo ed al guado sul fosso Tarquinio». Nel primo caso si parla di protezione di alcuni tratti della sommità d’argine con utilizzo di staccionate in legno amovibili «capaci di garantire protezione laterale alla caduta accidentale». Vale 31.200 euro e riguarda l’area all’altezza della confluenza con via Vanzetti, a Maratta.
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Il guado Tarquinio invece? «Realizzazione di scogliera fluviale a monte e a valle, al fine di rallentare e ripartire il flusso idraulico durante eventi meteo particolarmente intensi». Quest’ultimo caso è stato segnalato più volte da camminatori e ciclisti. Prezzo da 2.880 euro. Sì, perché si è constato che gli elementi modulari in cemento, «in occasioni di forti piogge e dell’aumento di portata del fosso, tendono a muoversi dal loro alloggiamento a causa della velocità dell’acqua». E dunque si pensa ad una scogliera in pietrame.
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In caso di esito positivo il Comune avrebbe 35 mila euro dal ministero. Ai quali si aggiungono 10 mila euro di cofinanziamento comunale. Firmano l’assessore Marco Iapadre e il dirigente al governo del territorio Federico Nannurelli. Il responsabile unico di progetto è invece il funzionario con elevata qualificazione Stefano Carloni.