Cisl medici Umbria, Moschini confermato segretario generale

Tullo Ostilio Moschini: «Grazie per la fiducia. Sempre importante la partecipazione degli iscritti al sindacato per affrontare le prossime sfide»

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Il 5° congresso regionale della Federazione Cisl Umbria medici-veterinari-dirigenti sanitari ha confermato all’unanimità Tullo Ostilio Moschini come segretario generale regionale. Nella nuova segreteria, insieme a Moschini, entrano a far parte Luca Nicola Castiglione e Cristina Colasanti. Mentre Giuseppe Giordano è il nuovo presidente del consiglio regionale del sindacato. Sono stati anche eletti i membri del nuovo consiglio regionale e il collegio dei sindaci revisori, oltre ai delegati al prossimo congresso nazionale della Cisl medici che si terrà dal 3 al 5 marzo a Roma e i delegati al congresso Confederale Cisl Umbria. Saranno Roberto Belli, Piero Macellari e Chiara Fiandra i revisori dei conti effettivi, Francesca Giannelli e Antonio Talarico i supplenti.

Le prossime sfide

Il segretario generale Tullo Ostilio Moschini ha ringraziato per la fiducia e ribadito l’importanza della partecipazione degli iscritti al sindacato per affrontare le prossime sfide. Per la segreteria nazionale presenti Giuseppina Fera e Maurizio Zampetti, che ha parlato dell’Umbria come di una regione di grandi potenzialità e competenze. Presente anche Benedetto Magliozzi, segretario generale provinciale di Roma. In collegamento streaming hanno preso la parola per un breve saluto anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto. La presidente Tesei ha ribadito: «Lavoriamo insieme per un obiettivo comune ovvero il bene della nostra comunità. Abbiamo pre adottato il Piano sanitario regionale, adesso inizia il percorso della concertazione». Mentre l’assessore Coletto ha sottolineato: «Il Psr sarà portato a breve in commissione per essere sottoposto agli stakeholders. La mobilità passiva, già significativa prima del Covid, ci penalizza. I nostri professionisti devono essere valorizzati». Il segretario generale della Cisl Umbria, Angelo Manzotti, ha ricondotto la mancanza di attrattività della sanità umbra a diversi fattori: «La perdita di primari eccellenti, gli stipendi bassi ed i contratti a tempo determinato».

«Migliorare le condizioni di lavoro e riconoscere la professionalità»

Il riconfermato segretario generale regionale ha ricordato le criticità e rilanciato una serie di impegni e sfide per il prossimo quadriennio: «Essere sindacato in questo luogo e in questo tempo, a cominciare dal nuovo Piano socio sanitario regionale, come occasione di cambiamento e miglioramento del Servizio sanitario regionale – ha detto Moschini – una vera riforma necessita di un fabbisogno del personale adeguato e finalizzato ad implementare servizi e prestazioni, attraverso l’arruolamento programmato con concorsi a tempo indeterminato e la valorizzazione delle professionalità. Migliorare le condizioni di lavoro e riconoscere la professionalità significa soddisfare l’utenza interna, attrarre l’utenza esterna e abbattere le liste d’attesa. I principi cardine di universalità, uguaglianza ed equità del Servizio Sanitario Nazionale necessitano di un sistema dinamico e flessibile che garantisca la continuità assistenziale e la presa in carico, un rete territoriale operativa a partire dall’assistenza domiciliare e una rete ospedaliera adeguata per l’emergenza-urgenza e le gravi patologie. Rimettere la persona al centro della sanità che dobbiamo, vogliamo e possiamo costruire, efficiente ed efficace, nell’Umbria solidale da ora e per il domani».

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