Città della Pieve, scuole sotto controllo

Controlli intensificati dai carabinieri: utilizati anche i cani

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‘Sicurezza a 360° nelle scuole’. È questo il motto alla base delle attività che i carabinieri della compagnia di Città della Pieve hanno eseguito nei giorni scorsi. Sicurezza e prevenzione, sia rivolta ai più giovani in chiave ‘educativa’, sia relativa alla tutela della salute pubblica. Oltre, ai normali e quotidiani impegni di servizio, giovedì a Città della Pieve, i militari della stazione, insieme ai colleghi di Tavernelle e Paciano, del Radiomobile e del Nucleo operativo, in collaborazione di due unità cinofile antidroga, in forza al Nucleo carabinieri cinofili di Firenze, hanno attuato una mirata attività antidroga, cominciata nella mattinata all’interno del liceo scientifico Statale Italo Calvino.

L’ingresso dei cani antidroga con l’assenso della direzione dell’istituto scolastico, ha suscitato non poca sorpresa tra i ragazzi seduti ai banchi, specialmente quando i due amici a quattro zampe, specializzati nel rilevare anche la più piccola traccia di stupefacente ed ottimamente guidati dai loro conduttori, hanno iniziato ad odorare giubbotti e zainetti. La sorpresa, chiaramente, è durata giusto il tempo di qualche sms scambiato da un’aula all’altra per informare tutti i compagni dell’attività in corso. L’attività è stata estesa sia all’interno che all’esterno dell’edificio e si è conclusa con un bilancio veramente positivo. All’interno dell’edificio scolastico non è stata trovata nessuna traccia di droga.

Perquisizione domiciliare Il lavoro delle unità cinofile è poi proseguito all’interno dell’abitazione di un giovane di origini rumene, dove sono stati rinvenuti numerosi semi di canapa indiana. Il ragazzo, deferito all’autorità giudiziaria di Terni per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini della coltivazione, ha ammesso di aver comprato i semi su internet. E sempre in casa, i militari hanno potuto visionare alcune fotografie che ritraevano il giovane mentre teneva in mano diversi ‘pezzi’ di hashish, nonché alcune armi. V. M., queste le iniziali del 20enne, ma già gravato di precedenti segnalazioni, a questo punto, forse con l’intento di alleggerire un po’ la sua posizione, ha indicato ai militari chi avesse la disponibilità delle armi presenti nelle fotografie.

Perquisizione domiciliare interrotta dal proprietario di casa, che ha spontaneamente consegnato tutte le armi possedute: erano riproduzioni di pistole autentiche, che, però erano tutte state alterate con la rimozione del previsto tappo rosso, trasformandole così in strumenti pronti a compiere qualsiasi tipo di reato, dalle minacce alle rapine. Così è scattato il deferimento in stato di libertà alla procura ternana anche per T. P., operaio 53enne, anche lui gravato di pregiudizi penali. All’uomo sono state sequestrate quattro pistole, tutte prive, come già detto, del tappo rosso e due carabine ad aria compressa, apparentemente nei limiti di potenza previsti per la libera vendita, ma che verranno comunque sottoposte ad opportune verifiche per accertare che non siano state modificate in nessuna delle loro parti.

Controlli a Passignano sul Trasimeno Il giorno successivo, venerdì 17, con la collaborazione dei colleghi del Nas di Perugia, i carabinieri della stazione locale, con il contributo del personale di Magione, del Radiomobile e del Nucleo operativo, hanno attivato una serie di controlli che hanno interessato sia la circolazione stradale all’interno del centro abitato, quanto un esercizio pubblico ed una macelleria di recente apertura. Il controllo nella macelleria ha dato esito negativo, invece, quello all’interno di un noto bar del centro lacustre ha confermato le notizie sulle presunte carenze igienico-sanitarie e che proprio i militari della stazione di Passignano avevano acquisito nei giorni precedenti.

Multa di 5 mila euro I gestori del bar sono stati pesantemente contravvenzionati a causa di una serie di irregolarità riscontrate: scarse condizioni igienico-sanitarie sia dei locali destinati alla preparazione ed alla somministrazione di cibi e bevande, che dei servizi igienici, la mancata esposizione della lista degli ingredienti degli alimenti in vendita e la presenza di una saletta per fumatori, in assenza delle prescritte autorizzazioni.

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