‘Cittadella giudiziaria’, Perugia ci crede

La presidente della Regione Catiuscia Marini dopo il vertice con il governo: «Riunificazione delle attuali 20 sedi su cui oggi si articolano le attività del capoluogo regionale»

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«È stato molto importante e positivo che il ministro Orlando, anche accogliendo una richiesta avanzata dalla Regione Umbria, abbia voluto promuovere questo incontro con tutti i soggetti competenti a decidere sul riassetto funzionale delle sedi degli uffici giudiziari della città di Perugia e gli uffici giudiziari della Regione, Corte d’Appello e Procura generale». Così la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, al termine della riunione che si è tenuta venerdì a Roma, al ministero di Giustizia sul progetto per la realizzazione, nell’area dell’ex carcere di Perugia, della ‘cittadella giudiziaria’.

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Il progetto «La riunione – ha proseguito la presidente – presieduta dal sottosegretario Cosimo Ferri, ha permesso di entrare nel merito operativo di un percorso che vede convergere due possibili interessi. Da un lato quello di fornire una sede idonea agli uffici giudiziari, anche attraverso la realizzazione di un progetto di ‘cittadella della giustizia’, che da quasi 15 anni l’amministrazione comunale di Perugia prova a perseguire e, dall’altro l’obiettivo di una qualificazione funzionale e di riutilizzo dell’area di proprietà demaniale dell’ex carcere di Perugia in piazza Partigiani. Si tratta di un progetto ambizioso, che richiederà anni per la realizzazione, ma è decisamente importante definire oggi, anche attraverso questa cabina regia del ministero di giustizia, le tappe operative e concrete di questo percorso».

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Riunificazione delle sedi Oltre che condividere l’obiettivo strategico, ha aggiunto Catiuscia Marini, «ritengo che sia prezioso il metodo istituzionale perseguito: quello del farsi carico delle esigenze espresse dal territorio, sia dai vertici della giustizia che operano a Perugia e in Umbria, sia dalle istituzioni territoriali Comune e Regione. Finalmente questa prima riunione voluta dal ministro Orlando si fa carico di portare nelle opportune sedi decisionali il progetto di una ‘cittadella della giustizia’ e di una riunificazione delle attuali 20 sedi su cui oggi si articolano le attività dell’amministrazione della giustizia del capoluogo regionale, con gravi disagi per operatori del settore, magistrati e personale, per l’avvocatura e per i cittadini. La riunione è stata anche particolarmente apprezzata perché confermata dal ministro pure nel quadro dell’attuale situazione che riguarda il governo».

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