Auto elettriche, Terni – Narni: arrivano nuove colonnine per ricarica

La Regione le ha revocate ai Comuni di Amelia ed Orvieto per la mancata installazione: riguardano un progetto di anni fa, ora modificato

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di S.F.

Nessuna installazione delle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici previste dal progetto ‘Turismo ecosostenibile regionale’, zero risposte alle sollecitazioni partite da Perugia e, visto lo stallo, revoca delle assegnazioni e dei relativi contributi con passaggio a nuovi beneficiari. I protagonisti sono la Regione Umbria ed i Comuni di Amelia, Orvieto, Terni e Narni: la decisione di palazzo Donini arriva dopo l’input del ministero delle infrastrutture ed i trasporti per la rendicontazione del programma. C’era fretta di chiudere e dunque c’è stato il cambio rispetto al piano originario.

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I Comuni e le installazioni legate al progetto

Di cosa si tratta

Nel 2013 l’allora giunta Marini deliberò il progetto – finanziato dal ministero per oltre 240 mila euro – per il piano nazionale delle ricariche dei veicoli elettrici. Diversi i Comuni coinvolti: Amelia, Assisi, Castiglione del Lago, Città di Castello, Foligno, Gubbio, Narni, Orvieto, Perugia, Spoleto, Terni, Todi e Umbertide. Due anni più tardi arrivò il via libera allo schema di convenzione, quindi l’acquisto di 24 colonnine (sponda Regione) da installare nelle aree stabilite. Ed ecco il problema. Non tutti lo hanno fatto.

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La colonnina nel parcheggio della stazione di Terni

La motivazione e l’inquinamento nella ‘conca’

Nel mirino sono finiti i Comuni di Amelia ed Orvieto perché «nonostante i reiterati solleciti e nonostante i ripetuti contatti telefonici, non hanno provveduto all’installazione delle tre colonnine di ricarica loro assegnate». Tutto ciò ad anni di distanza dalle varie sottoscrizioni. Risultato? Trasferimento delle infrastrutture a favore di Terni e Narni per tre ordini di ragioni: hanno posizionato ciò che dovevano (in viale Prati, piazza Dante, viale Noceta e piazza De Filippo), l’area della ‘conca’ ternana «soffre le maggiori problematiche legate all’inquinamento atmosferico e pertanto va considerata in via prioritaria nell’adozione di provvedimenti volti al sostegno della mobilità a zero emissioni» e perché «nel territorio dei due Comuni ssono presenti soltanto otto colonnine di ricarica che in generale risultano poche in rapporto alla popolazione». L’importo del contributo è di poco superiore ai 12 mila euro. Ora si può rendicontare.

La card

Non mancano i disagi

A Terni c’è tuttavia chi segnala dei guai – di mezzo c’è anche l’area in viale Guglielmi, da sempre ‘difettosa’ – sul tema. «La colonnina vicino alla stazione – segnala un cittadino mentre tenta a vuoto di ricaricare la propria auto – non sempre funziona. In zona centrale resta quella in viale Prati, a pochi passi rispetto al cantiere per la realizzazione della nuova pista ciclabile». Di recente è stato aggiudicato il bando ‘Terni Electric Recharge’ (Umbria Energy e Asm) con l’obiettivo di incrementare il numero delle infrastrutture di circa cinquanta unità sul territorio.

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