di P.C.
Saranno le assemblee di fabbrica a decidere se l’accordo raggiunto in Confindustria nella notte potrà essere una soluzione valida per la Colussi di Petrignano d’Assisi. Alla fine, dopo un lungo tira e molla, dai 125 esuberi proposti dall’azienda si è arrivati a 49, più 10 prepensionamenti (5 interni e 5 esterni). Introdotta anche la possibilità di uscite volontarie, con un incentivo in denaro (si parla di 20 mila euro: un po’ pochini, per Perugina erano il triplo). In cambio, però, Colussi otterrà di rivedere i contratti, le modalità e gli orari di lavoro di chi resta in fabbrica. Come già anticipato da umbriaOn l’obiettivo dell’azienda è rivedere soprattutto le modalità dei turni di notte.
LA MORSA DELLE MULTINAZIONALI E LA GUERRA TRA POVERI

Riunione notturna L’accordo è arrivato alle 5 di notte, dopo quasi 15 ore di trattative. Si è andati avanti ad oltranza, in Confindustria. La riunione era cominciata alle 14.30. Già alle 19 i sindacalisti che uscivano per una pausa fisiologica, per un caffè o una sigaretta, sembravano fiduciosi, almeno sui tempi: «Siamo alle battute finali» era la frase ricorrente. Ma poi si è andati avanti per ore. L’azienda, all’inizio, pareva disposta a scendere fino a 85, ma i sindacati non hanno accettato e hanno continuato il pressing. Verso ora di cena ci sono stati i primi movimenti: è cominciata la ‘ristretta’ fra sindacati nazionali e vertici aziendali, poi i sindacati si sono riuniti fra loro, sia tutti insieme sia a piccoli gruppi. Nelle ore notturne continui movimenti, passaggi di stanza, incontri separati. Le numerose pause caffè venivano utilizzate per scambiare pareri e concordare strategie. Poi, quando si avvicinava l’alba, la fumata bianca.
LA PROTESTA DEI LAVORATORI – IL VIDEO

I temi Nei giorni scorsi, l’azienda aveva già fatto sapere che per rivedere i propri programmi voleva poter avere mani libere su alcuni temi giudicati imprescindibili: uniformare i contratti, togliere il veto al lavoro notturno delle donne, rendere omogenea l’organizzazione dei lavoratori part-time. Colussi aveva anche confermato i 15 milioni in investimento strutturale più gli 82 milioni in marketing e pubblicità . Con le promesse relative al fatto che questi avrebbero garantito nuovo lavoro, anche se organizzato in modo diverso. L’azienda faceva leva sul fattore tempo: le procedure di mobilità terminano a Natale ed era necessario trovare un accordo il prima possibile. Ecco spiegato il perché della riunione ad oltranza. Ora si attende il comunicato ufficiale per ulteriori dettagli.