Comune di Terni: «Piano ambizioso»

Riequilibrio finanziario, Il collegio dei revisori dei conti sotto ‘attacco’ in III° commissione: «Fattibilità ok, riserve sull’effettiva possibilità d’incassare quei soldi»

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di S.F.

Il consiglio comunale per l’approvazione del piano di riequilibrio finanziario 2017-2021 è alle porte. E martedì mattina, in vista di una discussione a palazzo Spada che – difficile pensare il contrario – sarà tutt’altro che pacata, a passare all’esame’ della III° commissione consiliare è stato il nuovo collegio dei revisori dei conti, insediatosi in via ufficiale lo scorso 11 ottobre: nel mirino dell’opposizione il parere positivo dato al piano di rientro, con tanto di consegna di documenti e richiesta di revisione. «Abbiamo dato l’ok per la fattibilità, ciò non significa che non ci siano riserve». Il riferimento è, ha sottolineato il presidente del collegio Fabio Castellani, all’«effettiva possibilità di incassare quegli importi».

IL PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO 2017-2021

Il presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune, Fabio Castellani

Il presidente del collegio dei revisori dei conti del Comune, Fabio Castellani

Collegio sotto ‘attacco’ A palazzo Spada si sono presentati Castellani e uno degli altri due – assente Nadia Beatrice Lidia Anastasi – componenti del collegio, Carlo Berretti. Con loro anche l’assessore al bilancio Vittorio Piacenti D’Ubaldi: a tutti, chi più e chi meno, sono state chieste spiegazioni approfondite su alcuni punti del piano di riequilibrio. Scatenati in particolar modo Thomas De Luca (M5S) e Marco Cecconi (FdI-An): focus in particolar modo sulla vendita delle farmacie comunali, sull’affidamento dei parcheggi (oltre 600), sui debiti fuori bilancio, sulla vendita di immobili appartenenti all’Ater e sul potere di controllo del collegio. «Non siete stati messi – ha esordito De Luca rivolgendosi a Castellani e Berretti – nelle condizioni di dare un parere ‘cosciente’. Negli ultimi tre anni il Comune non ha adempito agli equilibri di bilancio. Rivedete il vostro parere». Dopo di che il consigliere pentastellato ha consegnato ai due alcuni documenti e fatture relativi ai debiti fuori bilancio. Pronta replica: «Li analizzeremo». Cecconi ha invece puntato il dito sulla mancanza di perizie giurate – Castellani ha evidenziato che si sono basati su valutazioni – e, di conseguenza, sulla possibilità che in effetti il Comune riesca ad incassare già nel 2017 tali cifre per le farmacie comunali considerando l’iter per il bando, la valutazione e l’aggiudicazione della gara.

M5S: «UNA GIUNTA KAMIKAZE»

castellani-berretti-dubaldi-comune-terniAter e terreni Richiesta di delucidazioni anche sulla vendita di terreni e sulla variazione delle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti: «Considerata l’incognita circa l’attuale sussistenza di un mercato relativamente ad aree per le quali si ipotizzano insediamenti produttivi piuttosto che nuove strutture destinate a servizi,è possibile sin d’ora identificare altri beni comunali vendibili, a fronte – ha chiesto Cecconi – di una ricognizione del patrimonio comunale non ancora conclusa?; in caso contrario, le relative procedure sono compatibili con la scadenza quinquennale del piano in oggetto? La totale indeterminatezza circa il se ed il quantum delle alienazioni in oggetto, espone forse il piano al rischio di censura o rigetto da parte della Corte dei Conti?» Sugli immobili, invece, il consigliere di FdI-An ha chiesto lumi sui rischi «nel caso in cui un soggetto terzo contestasse all’Ater stessa di aver impegnato a questo scopo risorse (pubbliche) eccedenti rispetto al mercato».

Carlo Berretti

Carlo Berretti

Parola a Castellani: «Piano ambizioso» Per il presidente del collegio oltre un quarto d’ora d’intervento: «Per quel che ci riguarda avremo compiti più rilevanti in itinere piuttosto che al momento del parere. La verifica ci sarà ogni sei mesi ed una cosa è certa: incassare il 70% nei primi due anni del piano è molto ambizioso ed impegnativo, al di là della perizia giurata. Ci siamo basati, per quel che concerne le farmacie, sulla valutazione dello studio associato Boldrini di Rimini: il metodo teorico applicato è ok, è stato dato un valore di avviamento sul fatturato pari a 0.80. Le farmacie possono anche valere quel valore, un altro discorso è trovare sul mercato qualcuno che in otto-dieci mesi riesca a far fronte a quel pagamento: la Corte dei conti, in sede istruttoria, farà le proprie valutazioni e chiederà documenti che attestino certi numeri».

Parere favorevole, riserve e dissesto Nello specifico, Castellani aggiunge poi che «abbiamo valutato che la massa passiva sia effettivamente quella e che le misure adottate possano far fronte a questo piano. Da ciò dipende il parere favorevole, mentre le riserve sono nella possibilità d’attuazione: se non si riesce a vendere le farmacie a quell’importo è logico che dovremmo far fronte ad altre operazioni. Va subito messo in atto il piano, molto ambizioso ripeto: se la Corte dei conti vede che non ci sono i numeri e non lo approva, si passa al dissesto». Sui debiti fuori bilancio abbiamo evidenziato che, negli ultimi anni, non sono stati rispettati quattro parametri su dieci: un ulteriore debito in più non fa scattare in automatico il quinto. Devono essere fatti dei conteggi».

Vittorio Piacenti D'Ubaldi

Vittorio Piacenti D’Ubaldi

I parcheggi Cecconi aveva ‘stimolato’ Piacenti D’Ubaldi nel dare spiegazioni sui 600 e passa parcheggi che il Comune ha intenzione di cedere: «Si riferiscono a quelli privati ad uso pubblico, e non quelli affidati del parcheggio di San Francesco o comunque di superficie. Alcuni possono essere alienati, altri non: sono sotto i condomini, i fabbricati e supermercati, riteniamo che possano essere messi ‘a reddito’. Cecconi può stare tranquillo, tutto passerà per il consiglio comunale. Per quel che concerne il costo, in base al prezzo di costruzione e alle tabelle regionali, si parla di circa 4 mila euro a posto auto. Facendo il conteggio esce fuori un valore di mercato di 2 milioni e 500 mila euro circa. Si farà un censimento di quelli che Terni Reti potrà alienare con evidenza pubblica».

La ‘provvista’ Refezione, debiti fuori bilancio, equilibri e problemi. Inevitabile lo scontro con i consiglieri pentastellati: «Una premessa – continua Piacenti D’Ubaldi, non vorrei che ci fosse ansia da prestazione. Il piano di riequilibrio è un documento di natura ricognitoria su tutta la situazione debitoria, un atto generale che non richiede al consiglio comunale le verifica del riconoscimento in base all’articolo 194: lo si fa nel momento in cui l’amministrazione comunale ha la ‘provvista’ per impegnare il pagamento. Questa è la procedura. Equilibrio di bilancio? Si fa al 31 luglio, lo ricordo a De Luca».

Thomas De Luca

Thomas De Luca

Mense e debiti, ancora scontro con il M5S Piacenti D’Ubaldi ne approfitta e, tra una spiegazione e l’altra, decide di lanciare qualche frecciatina al M5S: «C’è chi sostiene che un debito fuori bilancio è tale quando c’è un organo di stampa che fa un articolo e invece no, lo si riconosce tale quando viene completato il percorso amministrativo: rispetto alle mense è stato concluso, con la richiesta ufficiale della Virili, a metà settembre». De Luca e Pococacio non aspettano la fine dell’intervento: «No, 7 marzo, non dica falsità». L’assessore replica: «Posso capire che non riesco ad essere convincente, ma è così». Appuntamento mercoledì in consiglio comunale.

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