«L’assemblea ha votato all’unanimità la proclamazione dello stato di agitazione del personale, con il conseguente blocco di ogni attività straordinaria e con l’avvio delle procedure previste dalla legge». Questo il risultato dell’incontro di mercoledì mattina del personale del Comune di Terni, indetto dalla rsu e con la partecipazione dei sindacati – Cgil, Cisl, Csa, Uil e Usb – dell’ente.
«SIAMO IN EMERGENZA, DIAMOCI TUTTI DA FARE»
«Lavoratori sotto attacco»
La base della discussione è una: «Respingere, attraverso la mobilitazione, l’attacco che l’amministrazione sta portando ai lavoratori e alle lavoratrici, in ogni ambito e principalmente sul piano della dignità e della retribuzione». Rsu e organizzazioni sindacali specificano inoltre che «l’assenza di chiare politiche di organizzazione e gestione della macchina amministrativa comunale, ha inevitabili ricadute sulla qualità dei servizi che si erogano ai cittadini. La rsu, che si riunirà giovedì con carattere di urgenza deciderà, tra le altre cose, le ulteriori forma di mobilitazione, rivendicazione e lotta da mettere in campo». Lavoro per il sindaco Leonardo Latini e l’assessore al ramo Sonia Bertocco. Mercoledì mattina intanto a palazzo Spada c’è stata una riunione di giunta dove all’odg c’era anche l’approvazione della modifica al modello organizzativo – rispetto all’atto dell’11 settembre 2017 – dell’ente: si tratta di un mero cambio Rup – Responsabile unico del procedimento – legato tuttavia alla gestione dei canili.
«Mancanza di politica in grado di valorizzare per criteri meritocratici»
Nel pomeriggio arriva la nota della Uil fpl: «L’assemblea respinge con forza i continui ed immotivati attacchi da parte dell’amministrazione comunale e denuncia la mancanza di una politica in grado di migliorare i servizi e valorizzare il personale secondo criteri meritocratici. Contesta l’arroganza dell’amministrazione che procede in modo unilaterale con atti demagogici e che non intrattiene corrette relazioni sindacali. L’assemblea dichiara la mobilitazione del personale dando vita ad iniziativa di lotta, ivi compreso il blocco del lavoro straordinario e lo scrupoloso adempiere ai soli doveri contrattuali e decide di far direttamente sentire la propria voce in concomitanza con la seduta del consiglio comunale».