«Siamo in emergenza, diamoci tutti da fare»

Terni, faccia a faccia fra l’assessore comunale al personale e i dirigenti: «Orari più efficaci, stop mobilità e part-time, uffici più decorosi»

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Faccia a faccia nei giorni scorsi fra l’assessore comunale al personale, Sonia Bertocco, e i dirigenti del Comune di Terni per fare il punto sulla riorganizzazione della macchina amministrativa. Presupposto, la richiesta dell’amministrazione comunale «rivolta a tutti i dipendenti, a partire dai dirigenti» di mettere in campo «impegno e collaborazione per far uscire l’ente dalla situazione d’emergenza in cui si trova e per continuare a fornire servizi all’altezza delle richieste dei cittadini».

«Orari più efficaci»

«Da parte nostra – afferma Sonia Bertocco – c’è la volontà di procedere a una riorganizzazione della macchina amministrativa dell’ente, attraverso una valorizzazione delle sue tante professionalità e il dialogo con tutti i dipendenti e le organizzazioni sindacali. Il primo obiettivo, in questa fase delicatissima nella quale ci troviamo, resta quello di stabilizzare la macchina amministrativa, evitando di disperdere risorse e energie e anzi concentrandole sulle situazioni dove più necessitano, fornendo fin da subito servizi più in linea con le esigenze della città, anche attraverso orari più efficaci».

«Stop mobilità, part time. Approccio aziendali e uffici più decorosi»

«Abbiamo anche chiesto di limitare il più possibile il ricorso alla mobilità esterna volontaria e la trasformazione del rapporto di lavoro da full time a part time, proprio perché l’ente già si trova in condizioni di estrema sofferenza per quel che riguarda la pianta organica. Occorrono – aggiunge l’assessore nella nota pubblicata sul sito web del Comune – un maggior senso di responsabilità da parte di tutti, a cominciare da noi amministratori, un maggior senso di appartenenza e un approccio più adeguato alle moderne organizzazioni aziendali sia negli atteggiamenti che utilizzando al meglio gli strumenti e le tecnologie». L’assessore ha inoltre manifestato ai dirigenti «la volontà dell’amministrazione di rendere più decorosi, riconoscibili e accessibili gli uffici, a cominciare da quelli aperti al pubblico e dagli accessi alle sedi comunali».

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