Terni, in commissione AP va sotto due volte. Duro scontro Primieri-Presciuttini

Rinviati i due punti all’ordine del giorno su post dissesto e regolamento comunale: spaccatura in Alternativa Popolare, le minoranze ottengono i rinvii

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di S.F.

La commissione di venerdì mattina

«Sei un pagliaccio». La replica: «Io ho un lavoro dignitoso, la testa sotto la sabbia come gli struzzi non ce la metto. Ricordalo». Si è conclusa così la III commissione di venerdì mattina in Comune a Terni sulla presa d’atto della situazione debitoria post dissesto – serve la variazione di bilancio da 42 milioni di euro – e la raccolta delle proposte migliorative per il regolamento comunale: entrambi i punti sono saltati, o meglio rinviati, perché Alternativa Popolare è andato sotto nelle votazioni. Lo scontro in particolar modo ha coinvolto Mirko Presciuttini e Danilo Primieri, quest’ultimo accodatosi alle minoranze nel chiedere di discutere i punti all’odg più avanti. Chiaro che il caos politico partito con l’annuncio di dimissioni di Bandecchi ha inasprito la questione.

BANDECCHI ANNUNCIA LE DIMISSIONI
LA FORMALIZZAZIONE NELLA TARDA MATTINATA DEL 9 FEBBRAIO

Il voto sul rinvio (secondo punto)

Bagarre

In primis le minoranze (Marco Cecconi di FdI e Francesco Filipponi del PD) hanno chiesto il rinvio (lunedì mattina se ne parlerà) perché l’integrazione del punto sul dissesto è arrivata in extremis, così come il parere dei revisori dei conti. In effetti la bozza del verbale è stata trasmessa alle 18.09 di giovedì e quella ufficiale stamane alle 8.43. Sospensione di 15 minuti per sentire la segretaria generale Iole Tommasini e primi malumori in AP. Alla fine ci saranno 4 favorevoli e 3 contrari perché Ivano Consalvi esce dall’aula per motivi professionali e Primieri vota con le minoranze. Il capogruppo Dem, annusando l’aria, ha poi chiesto lo stop temporaneo anche per la seconda questione, vale a dire le modifiche del regolamento comunale: «Andare avanti con questa instabilità politica non va bene, tra venti giorni il consiglio potrebbe non esserci più», le parole di Francesco Maria Ferranti (FI); per Roberto Pastura (FDI) «non c’è più quel clima in maggioranze che serve, non è bon ton amministrativo e non c’è convergenza sul sindaco Bandecchi». Claudio Batini e Guido Verdecchia (AP, quest’ultimo capogruppo) hanno mantenuto la linea: «La volontà è di continuare il lavoro, rinviare non è giusto. Non vorrei che a causa del ‘terremoto’ non si parli più di nulla». Poi Verdecchia prende il telefono, manda un audio e si guarda intorno.

POST DISSESTO, LA VARIAZIONE DI BILANCIO DA 42 MILIONI

La commissione di venerdì mattina

Sotto

Primieri ha quindi ‘ufficializzato’ la spaccatura: «Favorevole al rinvio per qualche giorno. Situazione molto confusionaria, stiamo vivendo un brutto momento. Non me la sento adesso». Così andrà: 4 favorevoli (minoranze e Primieri) e 3 contrari, AP va di nuovo sotto e la partita si chiude. Poi a microfoni spenti lo scontro con Presciuttini. Si balla. Presenti a palazzo Spada per le delucidazioni tecniche l’assessore Michela Bordoni, la dirigente Grazia Marcucci e la posizione organizzativa Andrea Giuseppe Stentella.

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