Terni, post dissesto: Comune principale creditore. Variazione da 42 milioni di euro

Via libera alla manovra contabile post uscita dal dissesto finanziario

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di S.F.

Le posizioni debitorie del Comune a fine dissesto

Post dissesto del Comune di Terni, altro step. Sì, perché – come reso noto a gennaio – c’è necessita di procedere con urgenza alla maxi variazione di bilancio per l’iscrizione degli stanziamenti trasferiti dall’Organo straordinario di liquidazione: ci sono da pagare i creditori che accetteranno il 70% della massa ammessa. La curiosità riguarda proprio palazzo Spada.

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Passeri e Stentella

La manovra contabile

Salvo sorprese l’approvazione in consiglio ci sarà nella seduta di lunedì. In primis viene messa nero su bianca una «anomala fattispecie» rispetto alla procedura che ha coinvolto l’amministrazione ternana. Ovvero la posizione del Comune di Terni «quale creditore principale della massa debitoria complessiva della gestione liquidatoria». Al netto di ciò, ora è prevista la variazione di bilancio 2024-2026 per l’annualità corrente, utile ad acquisire le entrate a destinazione vincolata legate alla  chiusura del dissesto finanziario: il totale a pareggio è di 42,3 milioni per le variazioni di competenza e di cassa. Per il ‘gruppo di lavoro dissesto’, che dovrà gestire la fase transitoria in essere, l’Osl ha accantonato 52 mila euro per i compensi: potrà essere integrato con ulteriori risorse e la quantificazione avverrà in un secondo momento. Il responsabile del procedimento della complessa partita è la posizione organizzativa Andrea Giuseppe Stentella. Resta l’equilibrio di bilancio.

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