di S.F.
Tutto nasce dalla presa d’atto della «atavica carenza di personale lamentata dai dirigenti e funzionari dell’ente in relazione sia alle attività da svolgere in ossequio alla normativa specifica, sia agli obiettivi fissati dall’organo politico». In tal senso il Comune di Terni ha deciso di avviare un’interlocuzione con i sindacati. Per far cosa? Istituire l’organismo paritetico per l’innovazione, passaggio previsto dall’articolo 6 del Contratto collettivo nazionali di lavoro.
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Bene, cosa sarebbe? Un organismo che ha lo scopo di «valutare le esigenze dei diversi uffici anche in termini di carichi di lavoro, verificare la attuale allocazione/distribuzione» con necessità di «garantire il maggior grado di soddisfazione possibile del personale dipendente». Sì, perché della questione se ne è parlato lo scorso 29 gennaio in una riunione ad hoc con le organizzazioni sindacali.
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Una volta istituito l’organismo e svolte le varie attività previste, palazzo Spada potrà adottare i «provvedimenti ritenuti più opportuni». Da vedere come e quando. Della questione se ne occuperanno in particolar modo la responsabile del procedimento Grazia Marcucci, dirigente ad interim alle risorse umane, e il direttore generale Claudio Carbone. In sintesi si parla di ottenere la massima efficienza dei servizi e il «maggior grado possibile di benessere organizzativo». Con tanto di focus sulla ricerca di un ricambio generazionale. Funzionerà ? A comporre l’organismo sarà un componente designato da ciascuna organizzazione sindacale ed una rappresentanza del Comune.