di S.F.
Il Comune di Terni e il personale, non è una novità che su questo fronte ci siano difficoltà a causa del costante decremento delle risorse umane a disposizione in tutte le direzioni. Come noto l’amministrazione Bandecchi sta puntando tutto – l’intera capacità assunzionale a tempo indeterminato, fatta eccezione per i 4 operai esperti assunti a novembre – sull’incremento per la polizia Locale e, se da un lato si spinge molto, altrove magari la coperta è corta. Un allarme in tal senso arriva dalla direzione attività finanziarie/governo societario. Motivo? La nuova micro-organizzazione firmata giovedì che contiene diversi spunti interessanti. Salgono nel contempo le dimissioni.
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Si trascina il problema: scarse unità di personale
Già nel 2020 – all’epoca se ne occupava l’attuale direttore generale, Claudio Carbone – e nell’aprile 2021 erano stati lanciati formali allarmi sulla situazione interna in termini di gestione e personale. Sono trascorsi tre anni ed il contesto resta difficoltoso a leggere l’atto della dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci di giovedì 4 aprile: tra nuovi ingressi, pensionamenti e spostamenti il nodo resta nonostante la risoluzione della criticità legata alle partecipate/controllate. «La procedura di dissesto è stata chiusa in data 10 gennaio 2024 con approvazione e in merito – si legge – la delibera di giunta 34 del 20 febbraio mette in campo soluzioni organizzative per gli adempimenti a cui la direzione sta facendo fronte con le scarse unità di personale assegnate rispetto ai carichi attribuiti». Non solo. Si parla inoltre «di un’auspicata riorganizzazione per la contabilizzazione ed il controllo delle spese connesse alle utenze degli immobili comunali, con gravi ripercussioni non soltanto per la mancanza di una verifica capillare sui consumi, ma anche e soprattutto per una corretta loro imputazione, propedeutica alla programmazione delle previsioni di spesa e dei relativi flussi di cassa a cui si sta fronteggiando in proprio». Nel contempo è stata prorogata la posizione di elevata qualificazione alla dottoressa Nadia Navarra per il servizio di gestione delle entrate (accertamenti) fino alla conclusione del percorso appena iniziato per l’assegnazione degli incarichi.
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L’attesa e le perdite
Il risultato? Nel documento della nuova micro-organizzazione viene puntualizzato che è «stato necessario dover organizzare le attività e i procedimenti della direzione finanziaria con un modello organizzativo idoneo, per procedere nei procedimenti da definire, per quanto possibile sulla base del personale attualmente assegnato almeno fino a quando non saranno messe a disposizione dall’amministrazione comunale le risorse di personale richieste e superate le carenze attuali dei sistemi di rilevazione contabile dal lato software che rendono necessario una riorganizzazione informatica di tutte le direzioni dell’ente». Ci sono poi unità di personale cessate nell’esercizio 2022 e 2023, «solo parzialmente reintegrate». A chiudere il cerchio un dipendente appena andato in pensione ed un altro prossimo al collocamento in quiescenza. Di mezzo anche il fatto di dover garantire lo smaltimento delle ferie pregresse.
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La condivisione per il post dissesto
Viene poi messo nero su bianco che «occorre implementare» l’attuale dotazione di personale «rispetto ai compiti assegnati alla direzione tenuto conto l’attuale lavoro gravoso della fase successiva alla chiusura del dissesto e che alcuni dipendenti hanno maturato ferie che si aggiungono a quelle pregresse». Il secondo input è invece di «valutare l’opportunità amministrativa di un ufficio trasversale in relazione alle diverse attribuzioni delle competenze ratione materiae dell’ente». Tradotto? Basta andarsi a leggere la nuova micro-organizzazione. Di fatto l’unione già c’è considerando l’ufficio Osl-Daf. Ci sono ben quattro dipendenti in condivisione con l’ufficio unico delle entrate per far fronte agli impegni post dissesto: si tratta di Marco Montanucci, Eleonora Obino, Fiorenza Pagliari e Giulia Scosta (quest’ultima una posizione di elevata qualificazione) che, di base, lavorano sotto la direzione di Carbone. Tutto ciò per «fornire la migliore organizzazione possibile in risposta alle difficoltà operative espresse, in attesa che l’amministrazione comunale definisca le misure idonee, anche alla luce della gestione dei fondi per i progetti Pnrr». C’è anche la nuova micro-organizzazione della direzione risorse umane che, a capo, vede protagonista sempre la Marcucci. Con alcune problematiche che si ripetono. Vedremo cosa succederà.
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Sempre sul tema personale si registra un’altra perdita. Un istruttore di vigilanza ha comunicato da tempo la volontà di dimettersi dal servizio: a tre mesi dalla richiesta è arrivato il via libera per la cessazione a decorrere dal 1° luglio 2024. Per gli eventuali giorni di ferie maturati e non fruiti «non si procederà al trattamento economico sostitutivo delle stesse».