Comune Terni, spese legali ‘Spada’ e Osl: Nannurelli la spunta

L’istanza del funzionario post assoluzione era stata bocciata dall’Organo straordinario di liquidazione la scorsa primavera. Riesame e ok per 29 mila euro: «No conflitto interessi»

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di S.F.

Alla fine l’ha spuntata. Magari perdendo un po’ la pazienza, ma a quasi un anno dall’istanza – era il 9 febbraio 2021 – presentata all’Organo straordinario di liquidazione il funzionario tecnico del Comune di Terni, Federico Nannurelli, ha ottenuto ciò che voleva: il rimborso di 29.321 euro per le spese legali legate al procedimento penale per l’operazione ‘Spada’, dal quale ne è uscito con una piena assoluzione. L’Osl ha dato il via libera dopo il no rifilato al dipendente di palazzo Spada lo scorso maggio.

Comune Terni, spese legali ‘Spada’: l’Osl dice no al rimborso

Federico Nannurelli con Benedetta Salvati

L’originaria bocciatura

In sostanza Nannurelli aveva chiesto indietro l’esborso per le spese legali. Tutto liscio? Nemmeno per sogno. «Secondo la giurisprudenza di legittimità, il rimborso delle spese legali – la motivazione per la bocciatura dell’istanza nella scorsa primavera – non può essere concesso ove la pubblica amministrazione di appartenenza si sia costituita parte civile nei confronti del dipendente, a prescindere dall’esito del procedimento penale. Precisando altresì che, nel caso in esame, la concessione del patrocinio legale è intervenuta anteriormente alla costituzione di parte civile dell’ente e non può, pertanto, ritenersi rilevante». Niente 30 mila euro. In realtà meno perché in ogni caso con la procedimento semplificata c’è lo stralcio al 60%. Fatto sta che la situazione si è ribaltata a mesi di distanza.

L’organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Riesame e semaforo verde: niente conflitto d’interessi

La storia è cambiata a metà novembre con il riesame. Ci ha pensato il dirigente al personale – Francesco Saverio Vista – ad attestare che «rispetto alla posizione del dipendente non sono ravvisabili elementi che dimostrino un conflitto di interessi fra la sua posizione e quella dell’ente». Risultato: istanza per l’ammissione accolta e liquidazione del rimborso accordato. Che male non è. A firmare l’atto ci hanno pensato la presidente dell’Osl Giulia Collosi e la ‘collega’ Eleonora Albano; presente alla seduta di venerdì 14 gennaio anche l’altro membro dell’Organo, Massimiliano Bardani.

 

 

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