Comune Terni, spese legali ‘Spada’: l’Osl dice no al rimborso

Il dipendente Nannurelli aveva richiesto l’ammissione del credito per quasi 30 mila euro dopo l’assoluzione: niente da fare perché l’ente si era costituito parte civile

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di S.F.

La storia è curiosa e riguarda un funzionario tecnico del Comune di Terni, il dottor Federico Nannurelli, Rup di una discreta quantità di procedimenti sul territorio. È lui – tra i tanti che lo hanno fatto dalla dichiarazione di dissesto finanziario per l’ammissione alla massa passiva – lo scorso 9 febbraio ad aver presentato un’istanza all’Organo straordinario di liquidazione per un credito di poco inferiore ai 30 mila euro: questa la cifra richiesta a titolo di rimborso di spese legali in merito al procedimento penale per l’operazione ‘Spada’, dal quale ne è uscito con una piena assoluzione perché «il fatto non sussiste». Niente da fare.

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L’organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Debito fuori bilancio e nodo Comune

La direzione attività finanziarie si è attivata per le verifiche ed il 22 aprile – viene ricordato nel documento dell’Osl  – il dirigente ha reso l’attestazione per un debito fuori bilancio per il quale «è stato accordato il patrocinio legale dell’ente con determinazione dirigenziale del 20 dicembre 2016». Tuttavia si è presentato un problema per il via libera: «Secondo la giurisprudenza di legittimità, il rimborso delle spese legali non può essere concesso ove la pubblica amministrazione di appartenenza si sia costituita parte civile nei confronti del dipendente, a prescindere dall’esito del procedimento penale, precisando altresì che, nel caso in esame, la concessione del patrocinio legale è intervenuta anteriormente alla costituzione di parte civile dell’ente e non può, pertanto, ritenersi rilevante».

OPERAZIONE ‘SPADA’, COMUNE PARTE CIVILE

Lo stop

Dunque la presidente dell’Osl, Giulia Collosi, e il componente Eleonora Albano – assente Massimiliano Bardani – hanno sancito l’esclusione dell’istanza per un totale di 29 mila 321 euro.

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