Confindustria, 4 umbri nel consiglio nazionale

Alunni, Cesaretti, Cardinalini e Luchetti faranno parte del nuovo organo direttivo

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Ci sono anche quattro imprenditori umbri nel consiglio generale di Confindustria nazionale, insediatosi per la prima volta in occasione dell’assemblea pubblica del 28 maggio all’interno di Expo 2015.

Il consiglio generale, introdotto dalla recente riforma organizzativa Pesenti, accorpa giunta e consiglio direttivo diventando l’unico organo di proposta politica e conduzione operativa di Confindustria. Il consiglio generale è costituito da circa 160 componenti, che rappresentano le articolazioni di Confindustria sul territorio.

Imprenditori umbri Quattro i seggi assegnati all’Umbria: due sulla base della capacità rappresentativa di Confindustria Umbria in cui siederanno Ernesto Cesaretti (presidente Confindustria Umbria) e Antonio Alunni (vicepresidente sezione territoriale Terni), più un terzo seggio consiliare assegnato per premiare ‘la strategicità del percorso di fusione tra le associazioni territoriali di Perugia e Terni che si è concluso con la nascita di Confindustria Umbria’. Questo terzo seggio, su designazione unanime degli imprenditori umbri, sarà ricoperto da Fiorenzo Luchetti, presidente della sezione territoriale Alta Valle del Tevere. Del consiglio generale fa parte inoltre un quarto umbro: si tratta di Marco Cardinalini, vicepresidente del gruppo giovani imprenditori di Confindustria Umbria.

Il riconoscimento «L’attribuzione di un ulteriore seggio in seno al consiglio generale – ha sottolineato Ernesto Cesaretti, presidente di Confindustria Umbria – premia non solo il peso quantitativo della nostra associazione all’interno del sistema, ma anche e soprattutto riconosce il valore del processo aggregativo che abbiamo avviato e concluso ancor prima dell’entrata in vigore della riforma nazionale Pesenti, che fa della soggettualità unitaria a perimetro regionale un modello organizzativo ottimale. Cui nei prossimi anni dovranno tendere tutte le associazioni territoriali di Confindustria».

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