Consorzio Tevere Nera, abolizionisti sconfitti

Il primo dato che salta agli occhi è che a votare sono andati proprio in pochi, almeno tra i cittadini: 2.734 (1.750 nel Comune di Terni) su oltre 93 mila aventi diritto. Tra i sindaci è andata decisamente meglio: 33 sui 35 aventi diritto hanno votato.

Abolizionisti delusi Poi c’è il dato ‘politico’: su 7 consiglieri eletti, solo due appartengono all’ala dura degli abolizionisti, mentre la maggioranza del nuovo Cda appare chiaramente sotto il controllo delle liste che proponevano una rimodulazione della ‘tassa’, ma non la sua abolizione.

Gli eletti L’ex sindaco di Polino, Ortenzio Matteucci, ha fatto il pieno di preferenze personali (970), staccando di 166 voti il secondo degli eletti della ‘Fascia 1’, Moreno Montori. Il presidente della Coldiretti, Massimo Manni, ha ‘staccato, il biglietto di accesso in Cda nella ‘Fascia 2’, con 695 preferenze, mentre nella ‘Fascia 3’ Gabriele Vacata e Giovanni Ciardo hanno guadagnato l’accesso  con 96 e 86 voti. Tra i sindaci, invece, ad essere eletti sono stati Riccardo Maraga di Amelia e Paolo Silveri di Ferentillo.

I tempi Per la nomina del presidente, ora, ci sono 45 giorni di tempo, anche se visti i risultati appare facile ipotizzare un presidente ‘moderato’ e il successo personale di Matteucci parla abbastanza chiaro.

Il commento E proprio Ortenzio Matteucci parla di «risultato che dà grandissima soddisfazione e che può determinare, con l’impegno di tutti gli amministratori, una vera svolta per il consorzio di bonifica Tevere-Nera. Con questo voto – aggiunge – i contribuenti hanno respinto la demagogia, confermando e riconoscendo il ruolo indispensabile del consorzio».

Programma «Tra i punti da sviluppare per il futuro – prosegue il consigliere più votato – verrà dato grande spazio al reperimento di finanziamenti da governo, regioni e comunità europea, per mettere in campo azioni finalizzate alla massima prevenzione del dissesto idrogeologico nel territorio. Si dovrà operare per rafforzare la collaborazione con gli enti compresi all’interno del perimetro di contribuenza dei 35 comuni dislocati nelle province di Terni, Perugia e Viterbo».

«Rimodulare la tassa» «L’impegno primario – aggiunge Matteucci – è quello di rimodulare la tassa per i contribuenti, oltre a sensibilizzare e informare tutti affinché si comprendano appieno le motivazioni e le necessità di un importo fino a oggi considerato un balzello inutile, che però in realtà consente di compiere grandi opere per la tutela del territorio e delle città. A questo riguardo – spiega – apriremo anche un tavolo di confronto con provincia e il comune di Terni per definire un accordo quadro sui lavori di prevenzione da portare avanti su tutta l’area del consorzio e nei comuni contigui».

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