A Perugia chiudono Minimetrò e i parchi

Chiudono prima anche ascensori e scale mobili. Off limits pure l’Urp. Prolungata la validità delle carte d’identità. tutti i dettagli nell’articolo

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Restrizione alle misure già prese nei giorni scorsi. Dal 17 al 25 marzo sospesa l’attività del Minimetrò, chiudono prima invece ascensori e scale mobili. Martedì sarà emessa ordinanza di chiusura dei parchi cittadini. Chiusi anche gli uffici Urp.

Gli aggiornamenti sui contagiati a Perugia

A Perugia i casi risultati positivi al Covid-19 sono i seguenti: 27 in isolamento presso le proprie abitazioni, 6 ricoverati presso l’ospedale Santa Maria della Misericordia. Due i soggetti guariti.

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Chiusi i parchi da martedì

Vista la continua frequentazione di persone presso il percorso verde, martedì 17 marzo, verrà emessa un’ordinanza per la chiusura dell’area di Pian di Massiano e di tutti i parchi cittadini, quindi anche quelli dei ponti e delle località più periferiche del territorio comunale.

Le disposizioni in vigore dal 17 marzo

Gli atti emessi il giorno lunedì 16 entrano in vigore dal 17. In particolare: l’ordinanza 262 prevede la sospensione del servizio del Minimetrò fino al 25 marzo e la chiusura anticipata di ascensori e scale mobili alle ore 21.00; chiusi fino al 25 marzo tutti gli sportelli Urp del Comune di Perugia (la validità di tutte le carte d’identità in scadenza viene contestualmente prorogata fino al 31 agosto 2020); l’ordinanza numero 263 prevede il blocco e la disattivazione di slot machine, giochi e televisori all’interno dei tabaccai al fine di impedire la permanenza di avventori all’interno dei locali; infine con decreto 69 è stata deliberata l’apertura della Ztl dalle 7 alle 13 fino al 25 marzo e la sospensione del pagamento del parcheggio sulle strisce blu in centro storico.

Come cambiano i trasporti

L’ordinanza sul Minimetrò (sospensione servizio da martedì 17 marzo al 25 marzo nonché chiusura anticipata di ascensori e scale mobili alle ore 21) è stata emessa anche in seguito all’ordinanza regionale di sabato 14 marzo inerente la riduzione del servizio di trasporto pubblico su ferro e su gomma e per le difficoltà di garantire le adeguate distanze di sicurezza tra le persone vista la tipologia di sistema di trasporto senza conduttore. «La rete autobus in funzione, comunque, rimane del tutto adeguata alla ridottissima domanda di mobilità di questi giorni», fanno notare in una nota dall’amministrazione comunale.

Chiudono prima ascensori e scale mobili

Il Comune informa inoltre che tutti gli impianti di risalita meccanizzata al centro storico, vista l’assenza di utenza nelle fasce orarie serali, verranno chiusi alle ore 21. In particolare, si tratta di: ascensore della Galleria Kennedy, scale mobili del Pincetto ed ascensore inclinato; scale mobili di piazzale Europa e corso Cavour; scale mobili della Rocca Paolina. Anche la scala fissa pedonale dell’impianto Cupa verso via dei Priori, attualmente in rifacimento, verrà chiusa alla stessa ora.

Apre la Ztl (ma solo per i servizi essenziali)

Deliberata l’apertura della Ztl dalle 7 alle 13 fino al 25 marzo. Gli unici varchi aperti al transito saranno solo i varchi di via Baglioni, via Battisti e via della Sposa. La notte la zona a traffico limitato resta attiva con l’orario 00.00-7.00. Tale provvedimento consente l’accesso in centro storico solo al personale impegnato in servizi essenziali ed indifferibili quali enti pubblici, banche, poste, servizi assicurativi, farmacie e para farmacie, esercizi commerciali al dettaglio e le altre categorie presenti nell’allegato 1 e 2 del decreto dell’undici marzo. I lavoratori e chi per le necessità consentite dalla legge transiterà e sosterà in centro storico dovranno essere muniti della autocertificazione comprovante le esigenze di spostamento. La falsa dichiarazione e il mancato rispetto degli obblighi contenuti nel decreto sono punite ai sensi dell’articolo 650 del codice penale: «Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall’autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d’ordine pubblico o d’igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a duecentosei euro».

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