Umbria, 164 positivi. 420 stop isolamento

45 le persone ricoverate: 29 a Perugia e 16 a Terni. I pazienti in terapia intensiva sono 15. Eseguiti 1.093 tamponi

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Dai dati aggiornati alla mezzanotte di domenica 15 marzo, 164 persone in Umbria (incremento di 21 unità fra sabato e domenica) risultano positive al virus Covid-19, mentre 4 pazienti sono guariti. Nella provincia di Perugia i positivi sono 104 e 60 in quella di Terni: sono ricoverati in 45, di cui 29 nell’ospedale di Perugia e 16 in quello di Terni. Dei 45 ricoverati, 15 sono in terapia intensiva, 7 nell’ospedale di Perugia e 8 in quello di Terni.

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Isolamenti e tamponi

Le persone in osservazione – sempre alla mezzanotte del 15 marzo – sono 1.995: di queste, 1.428 sono nella provincia di Perugia e 567 in quella di Terni. Nel complesso entro le ore 24 del 14 marzo, sono stati eseguiti 1.093 tamponi. Sempre alla stessa data risultano 420 soggetti usciti dall’isolamento di cui 287 nella provincia di Perugia e 133 in quella di Terni.

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Ospedale Terni, novità test

La direzione del ‘Santa Maria’ informa che «dal 16 marzo i test sui tamponi per la diagnosi di infezione da Covid-19 vengono eseguiti anche nell’ambito del dipartimento di diagnostica di laboratorio e immunostrasfusionale; in tal modo sarà possibile velocizzare le diagnosi dei casi sospetti presenti in ospedale, analizzando direttamente in sede i campioni che fino alla settimana scorsa dovevano invece essere inviati al laboratorio di microbiologia di Perugia. A questa attività viene dedicata, in questa fase, una seduta mattutina che consente l’esecuzione dei test in gruppi da 16 campioni, con una risposta che conferma l’esito di positività o meno entro 6-8 ore. Con un eventuale incremento di personale si potrebbe arrivare a fare due sedute giornaliere».

TERNI, ATTIVITÀ CHIUSE: IL COMUNE PRECISA

Due casi a Castiglione del Lago. 2° a Magione

«Informiamo i cittadini – è la nota di lunedì mattina dell’amministrazione comunale lacustre – che abbiamo il risultato di due tamponi positivi al Covid-19. I casi sono già in quarantena e riconducibili sempre a contagio esterno. Vi preghiamo di limitare i vostri spostamenti e continuare a essere prudenti. In queste due settimane, decisive per invertire la tendenza dei contagi, è essenziale restare a casa». C’è il secondo caso – ‘d’importazione’ – anche a Magione come informa il sindaco Giacomo Chiodini. « Se le condizioni del primo, in quarantena, migliorano e non sono emerse criticità nei contatti diretti, il secondo è invece ricoverato all’ospedale».

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«Dispositivi per i medici di base, non ci sono ancora»

I consiglieri comunali del gruppo ‘Uniti per Terni’ – Emanuele Fiorini, Valdimiro Orsini, Paola Pincardini e Anna Maria Leonelli – intervengono sull’insufficienza di dispositivi di protezione individuale forniti ai medici di base. «Nonostante siano trascorsi più di tre mesi dall’esplosione dell’epidemia di Covid-19 in Cina e più di un mese dall’inizio dell’emergenza sanitaria in Italia – affermano -, a tutt’oggi i medici di base nella città di Terni sono costretti a lavorare senza adeguati dispositivi di protezione individuale. Secondo le indicazioni per proteggersi dal contagio da coronavirus, ogni operatore sanitario, che può venire a contatto con un paziente contagioso, deve essere provvisto di mascherina omologata, FFP3, camice monouso, guanti e occhiali di protezione. Ad oggi ai medici di base è stata fornita una sola mascherina, che dovrebbe essere cambiata al termine della visita di ciascun paziente. Ci appare evidente come tale situazione non solo non contrasti il contagio da coronavirus, ma anzi potrebbe renderlo più probabile. I medici di base, infatti, potrebbero essere inconsapevoli vettori, oltre a rischiare di ammalarsi o far ammalare i propri cari. Laddove a seguito di triage telefonico da parte del medico di base si renda necessaria una visita al paziente, non è escluso che lo stesso non sia affetto da coronavirus, propagando così la diffusione. Per tali ragioni – concludono i consiglieri di ‘Uniti per Terni’ – vorremmo sapere quante mascherine sono state richieste dalla Usl Umbria 2, per quale motivo non sono state fornite a sufficienza ai medici di base, così come gli altri dispositivi di protezione individuale; se e quali iniziative ha adottato o intende adottare il sindaco di Terni, quale massima autorità sanitaria della città, per far fronte a questa condizione emergenziale».

L’ORDINANZA PER MISURE A GUALDO TADINO – DOCUMENTO

Perugia, Afas e Croce Rossa per la consegna a domicilio di farmaci

Siglato l’accordo fra Afas (farmacie comunali di Perugia) e Croce Rossa Italiana – Comitato di Perugia per la consegna a domicilio di farmaci e presidi sanitari. Il servizio, attivo a partire da lunedì 16 marzo dopo la firma avvenuta ieri, è dedicato ad anziani over 65, soggetti fragili o non autosufficienti, soggetti con febbre, con sintomatologia da infezione respiratoria, o comunque sottoposti a quarantena e residenti all’interno del comune di Perugia. Il servizio può essere attivato chiamando il numero locale dedicato: tel. 075 5272711. «Il volontario della CRI, in divisa e con tesserino di riconoscimento, verifica – viene specificato – i requisiti del richiedente; acquisisce l’originale della ricetta medica in busta chiusa; si reca nella Farmacia Afas indicata dal cittadino (o presso altra farmacia privata se espressamente indicata secondo i termini di legge) per acquistare il farmaco o altro presidio sanitario; torna nel domicilio del cittadino per la consegna (in busta chiusa) del farmaco o presidio sanitario».

TERNI, ‘STRETTA’ SUI SUPERMERCATI

Narni, da martedì si sanifica

Il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, annuncia l’avvio delle operazioni: «Da domani (martedì, ndR) alle ore 7 inizierà la sanificazione delle strade in collaborazione con Asm. Personale specializzato procederà alla pulizia, con prodotti specifici delle strade e piazzali maggiormente frequentati in questi giorni come supermercati, poste, ospedale, centro Usl, uffici pubblici rimasti aperti, frmacie. L’attività verrà effettuata e condotta da Asm con attrezzatura a spalla o con motoscope».

COVID: «RIFIUTI, ORA RACCOGLIETELI COSÌ»

L’ordine dei medici di Terni

Con una nota a firma del presidente Giuseppe Donzelli viene messa in evidenza «la grave preoccupazione per l’evoluzione della pandemia da Coronavirus. Il fatto che in tutto il territorio nazionale il personale medico sia costretto a svolgere la propria attività privo delle protezioni individuali, può sicuramente contribuire al diffondere del contagio, determinando gravissime conseguenze non solo per se stesso ma soprattutto per tutti coloro con cui viene a contatto. Negli ospedali la situazione è ancora più grave, in quanto tutti i colleghi e soprattutto quelli impegnati in terapia intensiva, corrono gli stessi rischi degli ammalati di Covid-19 di cui si prendono cura; è indispensabile e vitale, quindi, in questo periodo di gravissima crisi sanitaria, che le Istituzioni a tutti i livelli, nazionali e regionali, si adoperino affinché i medici impegnati nelle varie strutture del territorio, possano svolgere la propria attività dotati di adeguati dispositivi di sicurezza in modo da correre meno rischi di contagio. Il compito dei medici – prosegue Donzelli – è quello di curare gli ammalati con dedizione e sacrificio ma è imprescindibile che vengano messe in atto tutte le protezioni igienico-sanitarie indispensabili». I medici e gli odontoiatri di Terni e di tutta la provincia, mandano un accorato appello: «Siamo in prima linea, il nostro lavoro lo facciamo sempre in scienza e coscienza. Non chiamateci eroi, dateci solo quello che ci serve per poter svolgere la nostra attività in sicurezza».

TERNI CHIUDE LE AREE GIOCHI

Studenti con disabilità a Terni

Attivate le verifiche e le procedure per garantire con il consenso dei genitori – informa l’amministrazione – «l’erogazione di attività di sollievo domiciliare a favore degli alunni o studenti disabili che prima dell’emergenza potevano giovarsi del servizio di assistenza scolastica erogato da Usl Umbria 2, su delega del Comune di Terni. L’assessore al welfare Cristiano Ceccotti ringrazia per la grande collaborazione il dottor Stefano Federici direttore distretto di Terni Usl Umbria 2 e il professor Augusto Pasini coordinatore attività del servizio neuropsichiatria infantile e tutto lo staff dei servizi sociale e della Usl.
L’obiettivo è offrire uno strumento di sollievo alle famiglie, pur con tutte le precauzioni che il contesto dell’emergenza impone. La Usl ha avviato i contatti telefonici con le famiglie per organizzare il servizio utilizzando l’attuale monte ore in favore di tutti i beneficiari in parti uguali. Successivamente sarà attivato uno screening con l’Usl stessa per verificare i singoli casi e definire un servizio il più possibile puntuale».

SANIFICAZIONE STRADE, SI PARTE A TERNI

Usl 2: 80 professionisti aiutano i colleghi. Raccolta fondi, anche Usl 1

Il commissario straordinario dell’azienda Usl Umbria 2, Massimo De Fino, porge «un sentito ringraziamento agli 80 professionisti dell’azienda sanitaria che hanno aderito all’invito della direzione a supportare il servizio di sorveglianza sanitaria, attivo 24 ore su 24 e molto importante per la gestione dell’emergenza Covid-19. È ormai condiviso da tutti gli operatori che per contrastare la diffusione del coronavirus risulta fondamentale assicurare la permanenza a domicilio della popolazione. Da qui la necessità della Usl Umbria 2 di potenziare il team aziendale per la sorveglianza sanitaria costituito da cinque medici igienisti e medici di distretto. Tale consapevolezza – spiega il manager sanitario – ha indotto questa direzione a rivolgersi al proprio personale assegnato a reparti e servizi non direttamente impegnati nel fronteggiare l’emergenza Covid-19, interessati da eventuali riduzioni di attività programmate, e li ha invitati a manifestare la disponibilità a supportare i colleghi impegnati h24 nelle attività volte ad evitare la diffusione del virus. In pochi giorni – prosegue De Fino – oltre 80 professionisti di tutta l’azienda hanno raccolto l’invito. Ora verranno progressivamente contattati e formati per supportare e alleviare il faticoso, quanto vitale, lavoro del team». Inoltre l’azienda evidenzia che è stata predisposta una procedura amministrativa di raccolta fondi: le somme saranno impiegate per l’acquisto di apparecchiature, farmaci e presidi per arginare la diffusione della malattia. QUI tutte le info necessarie. Stesso discorso per la Usl Umbria 1: QUI i dettagli su come procedere.

TERNI, LA FARMACIA BETTI SI RIBELLA ALLE FAKE NEWS

Umbertide: chiusi parchi e cimiteri

Nuove misure con due ordinanze del sindaco Luca Carizia: la prima per la chiusura di parchi, giardini, aree verdi comunali – compresa la pineta Ranieri – e la seconda per la chiusura dei cimiteri presenti nel territorio comunale. Saranno valide fino a venerdì 3 aprile incluso. «Sarà garantita, comunque, l’erogazione dei servizi di ricevimento, inumazione, tumulazione, delle salme e delle ceneri in base alle ordinarie disposizioni, ammettendo la presenza per l’estremo saluto di un limitato numero di familiari».

Fondazione cassa risparmio Perugia: donazioni

Un milione e 200 mila euro per apparecchiature destinate alle strutture ospedaliere e sistemi di protezione individuale per medici, infermieri e tutti i professionisti che lavorano in prima linea per curare i pazienti nella massima sicurezza. Queste le prime misure concrete messe in atto dalla Fondazione cassa di risparmio di Perugia per l’emergenza sanitaria che sta affrontando il territorio a causa della diffusione del Covid-19. «Le priorità su cui intervenire – le parole del presidente Giampiero Bianconi – sono state individuate attraverso un confronto con l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e su indicazioni della Protezione civile, braccio operativo della Regione per fronteggiare questa emergenza. Aiutare la sanità locale e i nostri ospedali a sostenere l’impegno eccezionale che stanno affrontando e le tante persone che ogni giorno mettono a disposizione la loro professionalità per garantire l’assistenza alle persone contagiate e salvare vite è per noi un segno di concretezza, ma anche di unione. Insieme possiamo farcela e questo è un messaggio che vogliamo trasmettere a tutta la nostra comunità». La somma stanziata sarà utilizzata per dotare alcuni ospedali dell’Usl 1 e l’azienda ospedaliera di Perugia di 20 nuovi posti di terapia intensiva e per l’acquisto di 32 ventilatori polmonari fissi e da trasporto. Ci sarà poi l’acquisto e la donazione di altro materiale sanitario necessario per la protezione individuale: 2 mila respiratori circolari, 3 mila occhiali a mascherina e 2 mila tute.

Umbria, Pd: «Servono subito 30 milioni di euro»

«Chiediamo alla politica umbra di fare un salto di qualità, noi ci sentiamo di fare la nostra parte. Servono subito azioni e risorse dall’Umbria per l’Umbria, con 30 milioni per sanità, sociale, lavoro, famiglie, scuola ed università». È quanto dichiarano i consiglieri del Partito democratico Tommaso Bori, Fabio Paparelli, Simona Meloni, Donatella Porzi, Michele Bettarelli. «Spetta – spiegano i consiglieri del Pd – prima di tutto alla giunta regionale, saper affrontare questo passaggio delicato e dimostrare di essere all’altezza delle sfide, sapendo cogliere anche le aperture di credito giunte dalle forze di opposizione. Il Partito Democratico è disponibile ad ulteriori gesti di responsabilità, per condurre insieme questa battaglia da dentro le istituzioni, ma servono scelte condivise. Come quella di prevedere, da parte della giunta regionale, una maxi variazione di bilancio al fine di stanziare risorse specifiche per la gestione dell’emergenza, anche utilizzando gli strumenti normativi e procedurali consentiti dalle ultime misure varate dal governo in merito all’emergenza Covid-19. Oltre alla necessaria richiesta di rimodulazione dei fondi comunitari 14-20 non ancora impegnati – proseguono i consiglieri del Pd – chiediamo alla presidente Donatella Tesei un tavolo di confronto unitario insieme alle forze di opposizione, a quelle sociali ed economiche per gestire gli effetti di questa crisi e il futuro rilancio. Occorrono da subito 30 milioni di euro dall’Umbria per l’Umbria, reperibili nelle pieghe del bilancio, grazie anche alla solidità dei numeri ereditati, che andranno a sommarsi alle misure messe a disposizione dal governo nazionale, su più livelli e a più riprese, ampliandone l’efficacia. Già da ora il Partito democratico si rende disponibile ad assumersi la propria parte di responsabilità con proposte concrete pensate nell’esclusivo interesse dei cittadini umbri. Coerentemente con quanto annunciato nei giorni scorsi – continuano i consiglieri regionali Dem – ci siamo assunti la responsabilità formale, istituzionale e politica, di condividere la scelta di anticipare la seduta di approvazione del bilancio regionale. In questi tempi drammatici, quanto incerti, un eventuale blocco dei lavori dell’aula potrebbe comportare anche drammatiche conseguenze per le finanze regionali. Siamo consapevoli del rischio di commissariamento che pende sulla nostra Regione qualora, entro ‪il 31 marzo‬, non venisse chiuso l’esercizio provvisorio adottato dalla giunta a suo tempo, che ha comportato una gestione in dodicesimi dei fondi con conseguenti disagi per cittadini e imprese, riscontrati ancor prima dell’insorgere dell’emergenza. Quello che verrà approvato il prossimo ‪19 marzo‬ – concludono i consiglieri Pd – sarà un bilancio che non risponde alla realtà odierna e non tiene conto dell’emergenza sanitaria, sociale ed economica in corso, risultando ad oggi del tutto privo di risorse e misure destinate a tale scopo. Per questo abbiamo presentato un pacchetto di proposte (https://tinyurl.com/pacchetto-proposte-pd(link is external) presentate dal Pd alla giunta regionale e alle forze politiche su lavoro, sanità, sociale e famiglie, scuola e università».

«Fare tamponi anche ad asintomatici»

«Adesso è necessario mettere in sicurezza la nostra popolazione, iniziando nella nostra regione ad effettuare tamponi in modo massiccio anche sugli asintomatici e partendo dai soggetti più esposti». Così il consigliere regionale Michele Bettarelli (PD) in una lettera inviata alla presidente della Regione, Donatella Tesei e all’assessore alla sanità Luca Coletto. «Nella lettera – spiega Bettarelli – ho richiesto di eseguire tamponi in modo massiccio anche sugli asintomatici, in modo da trovare subito i soggetti positivi e isolarli, così che non possano essere portatori inconsapevoli, rappresentando l’incognita maggiore di espansione del virus».

Lavoratori del sociale: «Usl chiarisca cosa va avanti o no»

«Gli operatori del sociale che stanno lavorando con professionalità e senso di responsabilità negli appalti dei servizi pubblici, come nella scuola, nei servizi domiciliari, nelle strutture di accoglienza, nelle rsa per anziani o nei centri diurni della provincia di Terni, necessitano di risposte ed urgenti». Ad affermarlo è la Fp Cgil di Terni, che in una nota chiede «maggiore chiarezza da parte dell’Usl Umbria 2 rispetto ai servizi che devono essere portati avanti o meno. Come organizzazione sindacale e in riferimento dei Dpcm emanati in questi giorni – spiega Valentina Porfidi della Fp Cgil di Terni – pensiamo sia necessaria la sola erogazione di prestazioni essenziali ed urgenti, ma queste non possono essere decise dalle singole cooperative, deve esserci una regia chiara da parte degli organi competenti così come già richiesto per le vie brevi nei giorni scorsi». Provvedimenti indispensabili secondo il sindacato, soprattutto in questo momento, dove anche nella cooperazione sociale ci sono difficoltà nel reperimento di dispositivi di protezione individuale. Alle cooperative, inoltre, si chiede al fine del contenimento del Covid-19 «di agevolare lo smart- working per quelle attività amministrative che lo consentono e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali rispetto ai quali nella scorsa settimana è stato sottoscritto un accordo regionale con le associazioni datoriali di categoria, ferme restando le successive disposizioni del Governo».

Intesa fra comune e azienda ospedaliera per limitare accessi nella struttura

Intanto, l’azienda ospedaliera di Perugia ha comunicato che il sindaco Andrea Romizi, allo scopo di contribuire ad un servizio di utilità per i cittadini, ha attivato un servizio per fornire informazioni e assistenza ai cittadini in visita all’ospedale durante la fase di emergenza coronavirus: «Non si tratta di provvedimenti tesi a ridurre la libertà dei cittadini – ha spiegato il commissario Antonio Onnis – ma che hanno come unico scopo quello la tutela della loro salute e quella degli operatori sanitari». Anche i fornitori dovranno dimostrare l’urgenza della consegna di presidi o di altri beni di prima necessità. In virtù dell’accordo, il centro operativo comunale (il cosiddetto Coc) ha attivato protezione civile e associazioni di volontariato per presidiare gli accessi in ospedale, che conducono alle strutture di degenze.

Dottoressa ricoverata a Perugia

Intanto in zona Cortona è stata chiusa per sanificazione una farmacia della frazione di Camucia, come comunicato dal sindaco Luciano Meoni. Il motivo è legato alla positività di una dottoressa al Covid-19: si tratta di una donna che vive a Perugia e che ora si trova in serie condizioni all’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’.

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