Coronavirus stato d’emergenza fino al 31/12. Bloccati 13 paesi

Misura necessaria per eventuali provvedimenti urgenti. Il ministro della salute firma il divieto di ingresso per chi è stato nei territori a rischio. Non ci sono gli Usa.

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Divieto di ingresso e transito sul territorio nazionale di cittadini che negli ultimi 14 giorni sono stati nei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Macedonia, Moldavia, Oman, Panama, Perù, Kuwait, Repubblica Domenicana. Lo ha firmato nella tarda serata di giovedì il ministro Roberto Speranza. Per tutti gli altri paesi extra Ue ed extra Schengen resta l’obbligo di quarantena. «L’epidemia a livello globale è nella fase più acuta – dichiara Speranza – non possiamo vanificare i nostri sacrifici fatti negli ultimi mesi».

SPECIALE CORONAVIRUS

Proroga stato d’emergenza

Intanto, stando a quanto riporta Il Messaggero, il governo sarebbe pronto a prorogare lo stato di emergenza per Covid-19 fino al 31 dicembre 2020. Il premier Giuseppe Conte – su spinta del comitato tecnico scientifico e del ministero della Salute – avrebbe deciso di estendere fino a fine anno il provvedimento in scadenza al 31 luglio in modo da poter ancora emanare, qualora ce ne fosse bisogno, nuovi Dpcm, i decreti del presidente del consiglio che abbiamo imparato a conoscere durante la fase più critica del coronavirus che ha indotto l’esecutivo a proclamare restrizioni e lockdown. «Ragionevolmente ci sono le condizioni per proseguire lo stato di emergenza per il coronavirus dopo il 31 luglio – ha confermato Conte – lo stato di emergenza serve per tenere sotto controllo il virus. Non è stato ancora deciso tutto, ma ragionevolmente si andrà in questa direzione».

Moratoria agli sfratti

Una ulteriore proroga, dal primo settembre al 31 dicembre 2020, della sospensione degli sfratti (per immobili a uso abitativo e non abitativo), prevista da un emendamento al decreto Rilancio, proposto da Leu e Pd e approvato in commissione Bilancio della Camera. Per diventare definitiva, la proroga dovrà ottenere anche il via libera delle Camere. Una misura che non è piaciuta a Confedilizia.

 

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