Covid: «Fare terza dose appena possibile»

L’assessore Coletto: «Dopo 6 mesi l’efficacia dei vaccini scende dal 95 all’82%. Il siero protegge dalle complicanze ed è decisivo»

Condividi questo articolo su

In queste ore la Regione Umbria sta inviando ai cittadini over 40 e ad altre categorie target un messaggio per invitare coloro che hanno completato il ciclo vaccinale da 6 mesi, a prenotare tempestivamente e senza rinvii la terza dose di vaccino anti Covid: lo rende noto l’assessore alla salute della Regione Umbria, Luca Coletto, rinnovando il messaggio dell’importanza della vaccinazione con terza dose, «anche alla luce del fatto che dopo sei mesi la protezione dal contagio scende dal 95 all’82%».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Anche medici di base e farmacie per la terza dose

La Regione ha stabilito che la terza dose, oltre che nei punti vaccinali noti, potrà essere somministrata dai medici di medicina generale e nelle farmacie. Inoltre il comitato tecnico scientifico, insieme al nucleo epidemiologico, ha inteso avviare dal 22 novembre la somministrazione della terza dose a tutti gli over 40 che hanno completato il ciclo vaccinale con due dosi da almeno 6 mesi, come raccomandato dalla struttura commissariale nazionale, e anche a tutti i soggetti che lavorano nelle strutture sociosanitarie e sanitarie.

Luca Coletto

«Vaccini e mascherine per contenere i ricoveri»

«L’Umbria – precisa l’assessore Coletto – dall’analisi dei dati elaborata dal nucleo epidemiologico, è in una situazione di stabilità che potrà essere mantenuta solo con un atto di responsabilità dei cittadini che dovranno vaccinarsi con la prima dose, se ancora non l’hanno fatto, e con la terza se sono già passati 6 mesi dal primo ciclo. Inoltre, è fortemente raccomandato l’uso della mascherina che, come sollecitano dal Cts, va indossata correttamente coprendo il naso, anche per evitare il contagio di adenovirus in circolazione in questo periodo. Solo così potremo restare, come ora, sotto la soglia dei ricoveri».

Nove ricoveri in un giorno: chi sono

In merito ai ricoveri, come risulta dalla dashboard di sabato 20 novembre, in Umbria sono stati ricoverati in area medica 9 soggetti di cui 1 non vaccinabile. Gli altri 8 erano tutti vaccinati: di questi, 5 sono over 80 che avrebbero già potuto ricevere la dose aggiuntiva. Complessivamente degli 8 vaccinati, 6 erano stati vaccinati con due dosi tra gennaio e maggio, ad eccezione di 2 soggetti che avevano completato il ciclo tra giugno e luglio. «Un particolare quest’ultimo, relativo alla data di somministrazione della seconda dose di vaccino, che avvalora ancora di più l’importanza di prenotare subito allo scadere dei 6 mesi l’appuntamento per la terza dose».

«Il vaccino protegge dalle complicanze. Ma serve tempestività»

«Questo dato relativo al numero dei ricoveri – spiegano gli epidemiologi nella nota della Regione – va letto comunque nell’insieme e non come dato assoluto. Perché bisogna tener presente che il vaccino, pur non immunizzando al 100%, protegge dalle forti complicanze e dalla morte. Quello che ci troveremo ad affrontare in una popolazione completamente vaccinata è che, comunque una quota possa finire in ospedale, ma è altamente improbabile rispetto a chi non è vaccinato. Però è certo che nel tempo l’immunità comincia a calare ed è per questo che è importante la tempestività nel rinnovare l’immunizzazione con una dose aggiuntiva. Proprio per valutare il livello di rischio il Cts e il nucleo epidemiologico stanno avviando uno studio approfondito».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli