Covid, Comunità Incontro: mille test gratuiti agli amerini

La campagna, promossa dalla struttura fondata da Don Pierino Gelmini, è riservata alla fascia della popolazione più esposta

Condividi questo articolo su

Nel pieno della seconda ondata pandemica, la Comunità Incontro Onlus promuove una campagna di prevenzione Covid mettendo a disposizione della città di Amelia mille test rapidi diagnostici tra sierologici e tamponi antigenici. Lo screening è riservato alla fascia della popolazione amerina più esposta come artigiani, commercianti, bancari, impiegati pubblici e delle poste i quali svolgono la loro attività all’interno del comune amerino a stretto contatto con il pubblico.

SPECIALE COVID – UMBRIAON

La campagna

L’iniziativa si svolge in collaborazione con il Comune di Amelia e il Distretto sanitario locale della Usl Umbria 2 e per sottoporsi al test anti-Covid coloro i quali appartengono al target indicato, possono scaricare il modulo dal sito della Comunità Incontro, compilarlo e successivamente contattare la segreteria della Comunità ai numeri 0744.977201 – 0744.977208 per prenotare l’appuntamento. I moduli possono essere scaricati anche sul profilo Facebook della Comunità Incontro e sul sito istituzionale del Comune di Amelia nonché ritirati in forma cartacea direttamente nelle farmacie e nelle edicole di Amelia e presso la sede comunale in piazza Matteotti. I test verranno eseguiti a partire da lunedì 23 novembre presso il parcheggio di Molino Silla in modalità drive-in. Il servizio sarà a cura del personale sanitario e infermieristico della Comunità Incontro, coordinato dal dottor Piero Pierucci medico infettivologo e direttore sanitario della struttura comunitaria. Una volta effettuato il test, l’elenco delle persone che prenderanno parte allo screening, con l’esito sia positivo che negativo, verrà trasmesso alle autorità competenti per tutti gli ulteriori accertamenti nonché per il relativo tracciamento.

La Comunità e la lotta al Covid

È questo il contributo concreto che la struttura terapeutica fondata da Don Pierino Gelmini intende offrire al proprio territorio per fronteggiare l’emergenza Covid nei giorni in cui in Umbria si attende il picco dei contagi. «La nostra – afferma il capostruttura Giampaolo Nicolasi – è una realtà votata all’accoglienza e alla cura e in un momento di grande emergenza per la salute dei cittadini è doveroso assicurare alle istituzioni e alle autorità sanitarie il nostro supporto: mettendo a disposizione di un territorio che è parte integrante della nostra mission comunitaria e dei valori che ci rappresentano, risorse, professionalità e spirito di collettività». Già ad ottobre, alla ripresa della pandemia, la Comunità Incontro ha alzato la soglia di attenzione, adottando «nuovamente nelle proprie sedi comunitarie il protocollo anti contagio redatto ad inizio pandemia e risultando fino ad oggi un modello di riferimento nella lotta al Sars-Cov-2 in un contesto altamente vulnerabile. Una seconda ondata pandemica che sta mostrando uno scenario devastante anche nel mondo delle dipendenze, segnato da un forte aumento dell’uso di sostanze, alcool e mix di farmaci da parte dei giovani, in particolare minori. Un’emergenza nell’emergenza e l’Umbria è sempre più una regione ‘attenzionata’ per l’elevato consumo di sostanze, come nei giorni scorsi ha confermato il questore di Perugia Antonio Sbordone. Uno scenario preoccupante che si sta manifestando nel silenzio delle istituzioni e del Governo centrale che da anni ignorano le problematiche delle dipendenze come dimostra lo stallo relativo alla legge Dpr 309/90 la normativa di riferimento sulle droghe che da 30 anni attende un adeguamento».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli