‘Fase 3’ covid, Conte firma nuovo Dpcm

L’annuncio del premier giovedì sera: via libera da lunedì a sale giochi e sale scommesse. Ancora stop per discoteche e fiere. Sport amatoriali di contatto dal 25 giugno

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Via libera a sale giochi, sale scommesse e sale bingo a «condizione che le Regioni abbiano controllato la compatibilità con l’andamento della curva epidemiologica». Da venerdì – c’è la coppa Italia – via libera agli eventi sportivi a porte chiuse, mentre le discoteche dovranno ancora attendere un mese: il premier Giuseppe Conte ha firmato nella serata di giovedì il nuovo Dpcm – in vigore dal 15 giugno al 14 luglio – per la ‘fase 3’ covid con nuove aperture. Lo ha annunciato lo stesso presidente del Consiglio in una diretta facebook in occasione della presentazione del Family Act.

‘FASE 3’, IL NUOVO DPCM FIRMATO DA CONTE E SPERANZA – DOCUMENTO
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Sport amatoriali di contatto e teatri

Niente ripresa degli sport amatoriali di contatto amatoriali a partire da lunedì. Il semaforo verde ci sarà da giovedì 25 giugno «se le Regioni accertino che ricorra la compatibilità dello svolgimento con l’andamento della situazione epidemiologica». Semaforo verde invece per i centri estivi anche per i bambini in età da nido; stesso discorso per spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, da concerto, cinematografiche e in altri spazi, «anche all’aperto ma con alcune cautele». Sospese invece – ha specificato – «tutte le attività che abbiano luogo in sale da ballo, discoteche o locali assimilati, sia all’aperto che al chiuso». Fino al 14 luglio 2020 niente fiere e congressi. Spazio poi ai corsi professionali: «Potranno essere svolti in presenza. Le attività di centri benessere e termali sono consentite, anche qui previo accertamento di regioni e province autonome sulla compatibilità con l’andamento della curva epidemiologica».

L’ELENCO COMPLETO DELLE LINEE GUIDA ALLEGATO AL DPCM
COVID – L’AGGIORNAMENTO DELLE LINEE GUIDA PER LE RIAPERTURE

Spostamenti

Infine una novità sugli spostamenti da e per l’estero: «Aumentato a cinque giorni il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso nel territorio nazionale per ragioni di lavoro».

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