Covid e vaccinazione: «Normale aver paura, non negare la realtà»

Terni – Alessandra Favoriti: «Non prendetemi in giro per il mio entusiasmo, per me da medico oggi è come aver comprato il biglietto per il concerto del mio cantante preferito»

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Di Alessandra Favoriti
Medico – specializzata in medicina dello sport – sociale della Ternana Calcio e della nazionale femminile del volley

Alessandra Favoriti

Tanto per chiarire, chi mi conosce sa che sono una persona aperta al confronto. Lo sono con chi pacatamente mi esprime il suo punto di vista e i suoi dubbi. Non sopporto invece chi parla per slogan, chi parla per sentito dire, chi non esprime il proprio pensiero ma semplicemente si aggrega alla massa ripetendo affermazioni false senza fondamento.

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È giusto avere le proprie idee, è giusto avere paura, è giusto anche non essere d’accordo. Ma non è giusto smentire chi si impegna da anni nel preservare la salute del prossimo. Il fumo fa male ma c’è gente che fuma, il vaccino salva le persone prevenendo le malattie ma c’è chi non lo fa. Ecco chi fuma sa e ammette di farsi del male, chi non si fa il vaccino deve essere consapevole che sta facendo un danno a sé stesso e al prossimo in quanto a prevenzione di una malattia.

Preferisco chi ammette questo ma dice di non farlo per paura, perché è lecito averne rispetto a chi dice di non farlo perché non ha senso la campagna vaccinale, perché non esiste il Covid-19, perché c’è la medicina satanica, perché Bill Gates, perché il 5g.

Avere paura è reale, dire stupidate no. Avere paura di farsi un intervento è normale. Avere paura di prendere un farmaco è normale. Non è normale però negare la realtà. Non è normale ascoltare la Brigliadori invece di ascoltare chi in prima linea dedica la sua vita agli altri.

Con questo dico che io mi vaccineró consapevole che come per qualsiasi farmaco o trattamento sanitario possano esserci delle reazioni avverse. Però con la mia vaccinazione metterò un tassello importante nella mia comunità per tornare a essere liberi. Non prendetemi in giro per il mio entusiasmo, per me da medico oggi è come aver comprato il biglietto per il concerto del mio cantante preferito.

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