‘Covid hotel’, Usl Umbria 2 avvia indagine mercato

Scadenza fissata al 15 settembre: si cercano camere in strutture ricettive

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Un’indagine di mercato per ricercare camere in strutture ricettive alberghiere, paraalberghiere ed extra alberghiere all’interno del territorio regionale per «necessità connesse all’attività di contrasto alla diffusione del Covid-19, in particolare per l’accoglienza di pazienti positivi asintomatici che non necessitano di assistenza ospedaliera, ma che richiedono un periodo di quarantena e non sono in grado di trascorrere tale periodo al proprio domicilio». A farla partire per le manifestazioni d’interesse è la Usl Umbria 2 su mandato della Regione.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Massimo De Fino

La motivazione

La delibera è stata approvata giovedì mattina: «La presenza – si legge – nel territorio di un ridotto numero di soggetti positivi e di un ridotto impegno delle strutture ospedaliere rappresenta una delle condizioni poste dal ministero della Salute per mantenere il territorio regionale in ‘Fase 2 A’ e per consentire la ripresa di nuove attività. Al fine di ottenere questo obiettivo è necessario da un lato implementare strategie finalizzate alla precoce identificazione dei soggetti positivi ed asintomatici o paucisintomatici, dall’altro intraprendere azioni finalizzate a minimizzare la trasmissione del virus sia fra la popolazione generale sia all’interno dei nuclei familiari, in particolare quelli con soggetti fragili, che sono particolarmente esposti al rischio di evoluzione sfavorevole della malattia, con necessità di ricovero ospedaliero e trattamento intensivo».

L’isolamento

Nel documento viene specificato come «risulti evidente che la strategia ritenuta più efficace in questa fase è quella dell’isolamento, come evidenziato anche recentemente dall’Istituto Superiore Sanità, che ha pubblicato alcuni dati da cui risulta che il 25% delle nuove infezioni avviene per contagio intra familiare. Va da sé, pertanto, che i provvedimenti finalizzati ad un isolamento efficace assumono, dunque, valore strategico. Infatti, il domicilio del soggetto Covid-positivo, per le caratteristiche dell’abitazione, per la composizione del nucleo familiare o per la presenza, fra i conviventi, di soggetti fragili, solo raramente è pienamente idoneo ad un efficace isolamento, per cui diventa proponibile l’ipotesi di un isolamento extrafamiliare, valutazione quest’ultima, istituzionalmente propria della Usl territorialmente competente».

Covid hotel

Largo ai covid hotel dunque, in grado di assicurare condizioni idonee di sorveglianza, uniformi di ospitalità e una tariffa congrua che tenga conto del contesto emergenziale. «Tale misura – specifica l’azienda – mira a garantire l’isolamento ed evitare il contagio intra familiare, oltre che permettere idonei ed efficienti livelli di presa in carico, in sicurezza e in isolamento per i giorni previsti dalla quarantena e fino alla completa guarigione con due tamponi negativi a distanza di 24 ore». Scadenza fissata al 15 settembre.

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