Covid, in Umbria tamponi anche nei laboratori privati

Lo ha disposto la Regione: test solo su prescrizione medica e con costi a carico dei cittadini

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Al via anche nei laboratori privati accreditati dell’Umbria la possibilità di effettuare tamponi oro/rino-faringeo per la ricerca del virus SARS-CoV-2: lo ha deciso la giunta regionale, che ha approvato una delibera in tal senso.

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Come funziona

La Regione ha stabilito una chiara procedura: i laboratori privati accreditati che intendono eseguire i test dovranno darne comunicazione alla direzione regionale salute e welfare che, a sua volta, attiverà la l’iter di valutazione della capacità diagnostica per poi, in caso di valutazione positiva, permettere l’inserimento nell’elenco dei laboratori privati che possono effettuare la ricerca. Il laboratorio privato accreditato dovrà rispettare gli obblighi di immediata comunicazione al medico prescrittore del test e ai servizi di sanità pubblica di tutti i soggetti risultati positivi al test molecolare su tampone oro/rino-faringeo per l’attivazione della procedura di gestione del caso positivo. Inoltre, dovrà comunicare l’esito di tutti i test, sia positivi che negativi, all’azienda sanitaria locale, tramite inserimento nei sistemi informatici regionali di biosorveglianza. Il cittadino che si sottopone a test molecolare su tampone oro/rino-faringeo presso i laboratori può effettuarlo esclusivamente a fronte di una prescrizione medica e previo consenso informato. I relativi costi sono a totale carico del cittadino.

L’assessore Coletto: «Rafforzato l’accertamento diagnostico»

«Con il superamento del lockdown e il progressivo riavvio delle attività produttive e sociali – spiega l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto – risulta necessario prevedere l’implementazione e il rafforzamento di un solido sistema di accertamento diagnostico, monitoraggio e sorveglianza della circolazione del covid, finalizzato a intercettare tempestivamente anche soggetti asintomatici. Per raggiungere l’obiettivo – aggiunge – è opportuno attivare tutte le risorse disponibili sul territorio, visto che le evidenze scientifiche e le raccomandazioni internazionali puntano sui tre pilastri: estensione dei tamponi per individuare i soggetti asintomatici (testing), strategie di tracciatura dei casi (tracing) e loro adeguato isolamento (treatment), oltre alle indagini siero-epidemiologiche per conoscere la diffusione del virus nella popolazione». Di conseguenza – continua l’assessore – «dopo le disposizioni regionali che hanno permesso l’esecuzione dei test sierologici presso i laboratori privati e in ambito lavorativo, in questa diversa fase dell’epidemia, si è ritenuto opportuno, in affiancamento ai laboratori pubblici che già svolgono questa attività nell’ambito dei controlli di sanità pubblica dell’epidemia, di estendere ai laboratori privati, già in possesso di accreditamento istituzionale regionale, la possibilità di effettuare i test per la ricerca del virus con metodica rRT-PCR su tampone oro/rino-faringeo».

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