Narnese e Narnia 2014: ‘no’ a ripresa attività

Covid e sport a Narni – Nota congiunta di Garofoli, Pernazza e il sindaco De Rebotti: «Linee guida non garantiscono il corretto, sicuro e sereno svolgimento»

Condividi questo articolo su

«Le linee guida per la ripresa delle attività sportive e i successivi protocolli diffusi dalle singole federazioni i quali, a giudizio degli scriventi, risultano essere di difficile applicazione e, comunque, anche in presenza della completa e totale attivazione da parte delle associazioni di tutte le procedure e disposizioni previste, non garantiscono il corretto, sicuro e sereno svolgimento dell’attività sportiva». Così in una nota congiunta Paolo Garofoli, Roberto Pernazza (rispettivamente presidenti della Narnese e della Narnia 2014) e Francesco De Rebotti, primo cittadino di Narni, annunciano la non ripresa delle due squadre.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Paolo Garofoli

Problema per il mondo dilettantistico

La decisione arriva dopo diversi incontri tra le parti, tenendo in considerazione anche la situazione sanitaria in merito al Covid: in questa fase viene ritenuto «non opportuno iniziare le proprie attività sportive». Come detto al centro dell’attenzione c’è il Dpcm di inizio agosto: «In particolare, si è recentemente tenuta una riunione regionale, alla quale hanno – spiegano Garofoli, Pernazza e De Rebotti – partecipato tutte le società di eccellenza e promozione umbre, al termine della quale è stato redatto un documento che evidenzia le problematiche che l’applicazione del protocollo creerebbe e che lo rendono, di fatto, di difficile applicazione. Occorre evidenziare che l’unica regione a non aver fissato la ripartenza è l’Umbria la quale, rappresentata dai massimi organismi dirigenti, avanzerà la richiesta di modificare il protocollo in essere in quanto inapplicabile e poco tutelante nei confronti delle società sportive tutte. A testimonianza della difficoltà e dell’onerosità che comporterebbe l’applicazione del protocollo, il documento finale è stato sottoscritto da ben 54 società sportive le quali, inoltre, non prendono assolutamente ad esempio le società che si sono spinte in avanti, iniziando comunque l’attività sportiva. Attendere qualche giorno significa essere coerenti con quanto sta accadendo e non fare forzature di cui non vorremmo pentirci».

VOGLIA DI RIPARTENZA NEL MONDO DILETTANTISTICO

La fiducia e la sicurezza

Per ora nessuna ripartenza: «Capiamo bene – proseguono – e comprendiamo la frenesia di tutti gli atleti di poter tornare a correre, esultare e abbracciarci come siamo abituati a fare ma riteniamo sia fondamentale prendere oggi delle decisioni coraggiose e forse impopolari ma che possano aiutare a portare presto anche lo sport alla normalità che desidera, usando la responsabilità che da sempre contraddistingue le nostre società nella gestione dei propri tesserati. Aspettiamo con fiducia l’evolversi degli eventi e soprattutto aspettiamo le risposte che attendiamo soprattutto dalla Fgci per poter prendere in esame una ripartenza che avverrà solo quando saremo veramente certi di poter garantire la sicurezza di tutti. Ci teniamo a precisare che tutte le nostre squadre, sia del calcio ma anche del volley e del basket, sono state regolarmente iscritte a tutti i campionati ai quali devono partecipare, questo a dimostrazione che siamo pronti a ripartire in qualsiasi momento».

LA PERENNE INCERTEZZA

La salute

Garofoli, Pernazza e De Rebotti infine sottolineano che «le esigenze del rispetto delle norme sanitarie in vigore, della necessità fondamentale di salvaguardare la salute degli atleti, delle loro famiglie e di tutto il personale dipendente, sia dirigenziale che tecnico e la volontà di ridurre al minimo ogni rischio possibile di contagio, impongono la massima cautela sia nella riapertura degli impianti, sia all’aperto che al chiuso, che della normale ripresa dell’attività, attualmente non possibile. Nell’essere pienamente consapevoli dell’importanza che una simile decisione comporta, si rimane comunque fiduciosi di poter tornare prestissimo alle normali attività sportive e recuperare rapidamente il tempo che ora sembra perduto».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli