Covid: «Orvieto, un piano per ripartire»

Incontro online fra amministrazione comunale e associazioni di categoria. Sul tavolo diverse proposte: «Ripartiamo da turismo di prossimità»

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Si è svolto nel pomeriggio di mercoledì, in videoconferenza, l’incontro tra l’amministrazione comunale di Orvieto e i rappresentanti delle associazioni di categoria della città per fare il punto sulle misure da mettere in campo per fronteggiare la crisi economica derivante dall’emergenza Covid-19. Presenti il sindaco, Roberta Tardani, il vicesindaco con delega alle attività produttive Angelo Ranchino, l’assessore al bilancio Piergiorgio Pizzo e il consigliere comunale con delega al commercio Gionni Moscetti. Tra le categorie intervenute: Confindustria, Confcommercio, Federalberghi, Abba, Cna, Confartigianato, Coldiretti, Cia, Confagricoltura, il centro studi ‘Città di Orvieto’, l’associazione ‘Orvieto per tutti’, l’associazione ‘Centro commerciale naturale di Orvieto scalo’, i rappresentanti degli esercizi pubblici, delle agenzie turistiche e delle guide turistiche della città.

EMERGENZA CORONAVIRUS – UMBRIAON

«Serve unità, mai come in questo caso»

«Abbiamo ripreso il confronto che avevamo avviato già alla fine del mese di febbraio – spiega il sindaco Tardani -, quando il problema del coronavirus sembrava circoscritto alle zone del nord Italia e in un primo momento aveva pesantemente investito il settore turistico salvo poi, come sappiamo, interessare tutto il paese con effetti devastanti per l’intero comparto economico. È stato un incontro molto proficuo nel quale, prima di ogni cosa, abbiamo potuto constatare lo spirito costruttivo e propositivo delle forze economiche della città, utile per individuare un percorso comune da intraprendere per la prima fase della ripartenza. In questo momento più che mai, e non deve essere solo una frase di circostanza, abbiamo bisogno di unità intenti e delle competenze di tutti. In questo senso – prosegue il primo cittadino – già dalla prima riunione di questo tavolo, abbiamo voluto coinvolgere soggetti il cui contributo potrà essere prezioso anche per il rilancio dell’immagine turistica della città e non posso non guardare positivamente all’aggregazione di ristoranti e bar, categoria che rappresenta per noi un interlocutore importante per ora e per il futuro».

Il quadro economico e le tasse locali

«In questi giorni abbiamo raccolto le varie proposte che ci sono state inviate dalle categorie – prosegue Roberta Tardani -, molte delle quali sono state già accolte mentre su altre, che consideriamo percorribili, stiamo lavorando. In prima battuta abbiamo posticipato al 30 settembre, unico comune a farlo, il pagamento delle imposte locali come Tosap, Pubblicità e Tari in attesa di capire come l’intervento del Governo a favore degli enti locali possa consentirci provvedimenti più incisivi. Stiamo lavorando alla rinegoziazione dei mutui con gli istituti di credito con l’auspicio che, attraverso l’interlocuzione tra Anci e Governo, si possa fare altrettanto con Cassa Depositi e Prestiti e si possa agire sugli accantonamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità. Queste manovre consentirebbero di liberare risorse per andare a coprire le mancate entrate relative in particolare al settore turistico, stimate in oltre 1,5 milioni di euro, ma anche per agire sulla leva fiscale locale. In queste condizioni l’obiettivo di sospendere il pagamento della Tosap per il 2020 è perseguibile così come, a patto che il Governo incrementerà i trasferimenti agli enti locali, intervenire sulla Tari per le categorie economiche più colpite dalla crisi».

«Si va verso un turismo interno e di prossimità»

«Stiamo studiando inoltre – prosegue il sindaco – la fattibilità di un piano del commercio che consenta di mettere in campo ulteriori iniziative a sostegno delle attività esistenti maggiormente colpite dalla crisi e sulla possibilità di ampliamento della superficie esterna utilizzabile dai locali per rispettare il distanziamento sociale. Questo a patto che non si crei un’eccessiva disparità tra le varie attività. Nel corso dell’incontro abbiamo inoltre raccolto l’appello a supportare, anche dal punto di vista informativo, le attività nella prossima fase di riapertura. Ripartire in sicurezza, come è stato sottolineato, non è soltanto una necessità ma dovrà rappresentare uno dei punti di forza nel momento in cui torneremo a proporre la nostra città come meta turistica. Quello che si prevede è un turismo interno, di prossimità, che sulla carta avrà una domanda compatibile alle caratteristiche che Orvieto e l’Umbria possono offrire. Ho accolto con favore le misure che, anche per il rilancio del turismo, ha varato la Regione e che prevedono risorse da destinare ai comuni per azioni di promozione. Un appuntamento al quale dobbiamo arrivare con idee e progetti precisi, rinnovando contenuti e strumenti, aggiornando l’ipotesi di lavoro di piano di marketing territoriale sul quale avevamo cominciato a ragionar. Sul turismo in particolare – conclude la Tardani – l’intenzione è quella di attivare già nei prossimi giorni gruppi di lavoro specifici insieme ai soggetti interessati e portatori di competenze mentre sulle misure economiche il confronto proseguirà nell’ambito della partecipazione sul bilancio di previsione con le categorie economiche e sociali».

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