Scuole, screening personale: tamponi tutti negativi

L’aggiornamento in vista della ripresa del 14 settembre: i test sierologici positivi erano stati 210. Adesione al 75%

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Adesione del 75% e 12.000 tra docenti e operatori scolastici – il numero totale è stimato intorno ai 15.300 soggetti – che si sono sottoposti al test sierologico per rilevare l’eventuale positività al Covid-19. Nuovo aggiornamento in merito allo screening del personale in vista del rientro degli studenti nelle aule. Lo rendo noto l’assessore regionale alla salute Luca Coletto.

SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON

Gli esiti

«Possiamo dire – sottolinea Coletto – con una certa soddisfazione che in Umbria i test sierologici sul personale scolastico non si sono rivelati un ‘flop’. Al contrario gli insegnanti e tutto il personale impegnato a vario titolo nelle attività scolastiche, ha mostrato, come del resto ci aspettavamo, un alto senso di responsabilità e di attaccamento verso questa delicata e importante professione». In 210 tra le 12.000 persone testate sono entrati in contatto con il virus, poi l’esito negativo del tampone per tutti.

Il modus operandi

L’assessore aggiunge che «a monte dell’attività di screening , che proseguirà per tutta la settimana c’è stata un’attenta programmazione da parte del servizio regionale che ha stabilito di individuare le postazioni, con il modello drive through alle quali inviare il personale scolastico, con una dislocazione che prevede una postazione in ogni distretto sanitario. Il calendario con le date e gli orari di esecuzione dei test è stato redatto in accordo con l’ufficio scolastico regionale ed è stato successivamente partecipato a tutti i dirigenti scolastici delle scuole pubbliche e private, i quali hanno provveduto a sensibilizzare il proprio personale. Anche i medici di medicina generale hanno fatto la loro parte fornendo informazioni ai propri assistiti. Per la gestione dei dati è stato utilizzato un modulo del software già in uso per la sorveglianza sanitaria covid – prosegue – che consente in tempo reale di verificare gli accessi alle varie postazioni, mentre l’esame eseguito è un test sierologico pungidito di tipo qualitativo che, in tempo reale, consente di verificare la presenza di anticorpi nei confronti del coronavirus. Per semplificare le procedure e limitare al massimo i tempi di isolamento dei soggetti trovati positivi all’esame sierologico, agli stessi è stato eseguito contestualmente il tampone molecolare». Nelle postazioni hanno operato prevalentemente i medici delle Unità speciali di continuità assistenziali (Usca) e personale infermieristico dei servizi territoriali, con il supporto di operatori del volontariato della Protezione civile che hanno favorito la parte logistica.

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