Covid Narni, scuole: rientro in presenza slitta al 17 gennaio

Ordinanza del sindaco De Rebotti dopo un confronto con dirigenti scolastici e Usl Umbria 2: stop dal 10 al 15 gennaio, spazio alla didattica a distanza

Condividi questo articolo su

La situazione Covid a Narni (fonte Regione Umbria)

«A decorrere dal 10 gennaio 2022 fino al 15 gennaio 2022 nel territorio comunale sono interdette in presenza le attività degli istituti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado, fatta salva la possibilità dello svolgimento delle attività scolastiche con modalità a distanza, mantenendo regolarmente in servizio il personale Ata; sono sospesi i servizi socio-educativi per la prima infanzia, pubblici e privati, di cui alla legge regionale 22 dicembre 2005, siti nel territorio comunale; per tutti i ragazzi in età scolare, è sospeso in tutto il territorio comunale lo svolgimento di attività sportiva di gruppo in spazi chiusi, nonché l’utilizzo di spogliatoi per qualsiasi attività sportiva di gruppo». La decisione è del sindaco di Narni, Francesco De Rebotti, in seguito ad un confronto con i dirigenti scolastici del territorio e la Usl nella mattinata di sabato. Non l’unico comune umbro che è andato in questa direzione: il più grande che finora ha optato per la Dad temporanea è Spoleto. Da ricordare che dal governo – leggasi il ministro all’istruzione Bianchi, in particolar modo chiamato in causa per il caso Campania – hanno già fatto intendere di essere pronti ad impugnare i singoli provvedimenti di presidenti di Regione e primi cittadini.

L’ORDINANZA COMPLETA – LEGGI

Il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti

La motivazione: incremento casi e tracciamento Usl

De Rebotti nel provvedimento spiega in primis che «il numero delle persone attualmente positive nella Regione Umbria è pari a 34.014 (di cui 804 nel Comune di Narni), con un incremento di 22.923 unità rispetto ai dati del 28 dicembre 2021. La Regione ha ritenuto opportuno procrastinare la riapertura, dopo la sospensione natalizia, delle scuole di ogni ordine e grado, con propria ordinanza del 4 gennaio 2022; con la medesima si è prevista pertanto la sospensione in tutto il territorio regionale a decorrere dal 7 gennaio 2022 e fino all’8 gennaio 2022 delle attività educative e didattiche delle scuole dell’infanzia delle scuole primarie e delle secondarie di primo e secondo grado, con ripresa delle stesse il giorno 10 gennaio 2022». Tuttavia nel comune di Narni «è stato rilevato un notevole incremento del numero dei casi positivi, dei quali non è possibile attualmente conoscere l’effettiva entità a causa della difficoltà del tracciamento dei contatti da parte della Usl Umbria 2».

SPECIALE COVID – UMBRIAON

Il dg della Usl Umbria 2 De Fino

Il confronto con i dirigenti e le vaccinazioni

In giornata il sindaco ha incontrato le dirigenti scolastiche ed una rappresentanza della Usl Umbria 2 per valutare l’evoluzione della situazione sanitarie nelle scuole, «nel quale è emerso un elevato numero di contagiati in tutte le fasce di età scolastica». Inoltre «si è riscontrato che il numero di alunni vaccinati risulta ancora limitato, che una parte del personale scolastico risulta essere in isolamento preventivo o contagiato (creando difficoltà alle direzioni scolastiche per le sostituzioni) e che al momento non è possibile effettuare un tracciamento efficace e puntuale sui casi di positività riscontrati nella popolazione scolastica; in caso di riapertura dal 10 gennaio 2022 tutte le scuole dovrebbero – da subito gestire l’attività in modalità mista, stante il numero di casi positivi acclarato, con notevole difficoltà organizzative per tutto il personale scolastico». Dunque «è ragionevole prevedere che, in caso di riapertura delle scuole dal 10 gennaio 2022, si possa riscontrare in pochi giorni una situazione diffusa che imponga – ex lege – misure più restrittive con la chiusura delle stesse». Dad per la prossima settimana e semaforo verde in presenza previsto per il 17 gennaio.

Scuola, la metà dei presidi umbri chiede il rientro fra 2 settimane. No del Governo

Cosa si può fare in presenza. Il tavolo di coordinamento

Nell’atto del primo cittadino viene specificato che resta salva la possibilità di svolgere in presenza «le attività laboratoriali e di orientamento nelle scuole secondarie, secondo le disposizioni già vigenti e le attività scolastiche degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, secondo quanto previsto dal decreto del ministro dell’istruzione 89 del 7 agosto 2020 e dall’ordinanza del ministro dell’istruzione 134 del 9 ottobre 2020, garantendo comunque il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata». Infine viene disposto di istituire un tavolo di coordinamento permanente costituito dal Comune, dalle quattro direzioni scolastiche e dall’Usl Umbria 2 al fine di «monitorare quotidianamente l’evoluzione dei casi positivi tra la popolazione studentesca, a supporto dell’attività di tracciamento gestita dall’autorità sanitaria, onde permettere, alla scadenza della presente ordinanza, una ripresa delle attività in condizioni di maggiore sicurezza». Il primo richiamo contenuto nell’ordinanza riguarda l’articolo 32 della Costituzione.

Comitato a Scuola Umbria: «Sarà impugnata»

Torna a farsi sentire il comitato in merito alle ordinanze di Narni, Spoleto e Campello sul Clitunno. «Il Decreto Legge 111 del 6 agosto 2021 è molto chiaro in questo: la chiusura delle scuole è possibile solo ed esclusivamente in zona rossa, non è il caso questo della nostra Regione. Il Governo ha anche esplicitato che non è il numero dei contagi – spiega Martina Leonardi – a far scattare il cambio di zona ma la situazione ospedaliera, con particolare riferimento alle terapie intensive. Al momento gli ospedali in Umbria non hanno requisiti tali da giustificare tali ordinanze; abbiamo, attraverso la rete nazionale scuola in presenza, prontamente informato la sottosegretaria all’Iitruzione Barbara Floridia, la quale ci ha confermato che il Governo è pronto a impugnare le ordinanze regionali o sindacali di chiusura nel prossimo consiglio dei Ministri previsto per il 13 gennaio. Il Comitato A Scuola Umbria è pronto a sostenere l’azione del Governo, intervenendo ‘ad adiuvandum’ nel medesimo procedimento con un proprio ricorso in appoggio alla difesa dell’avvocatura».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli