Aule ricavate, adeguamenti, refezione e trasporti. Settimane di lavoro anche a Perugia per arrivare pronti al 14 settembre, quando migliaia di studenti rientreranno nelle scuole comunali: per l’infanzia ed i nidi, come altrove, ci sarà il ‘sistema a bolle’.
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Gli spazi
Al fine di permettere il distanziamento sociale, nelle scuole – comunica la giunta – dell’infanzia, primarie e secondarie «sono state ricavate ventisei nuove aule didattiche, recuperando spazi inutilizzati, a cui si sono aggiunte altre cinque aule, ricavate sia negli spazi usati finora da altri soggetti, all’interno degli stessi plessi scolastici, sia con contratti di comodato d’uso gratuito. Ventiquattro aule già esistenti, inoltre, sono state ampliate, mentre due dedicate al sostegno sono state realizzate ex novo, così come un refettorio e una sala insegnanti. Otto i blocchi di servizi igienici che sono stati potenziati e riqualificati. Nelle scuole dell’infanzia non sarà più possibile l’uso condiviso dei dormitori che sono stati quindi adibiti a laboratori e atelier.
Infanzia e nidi
Come detto ci sarà il ‘sistema a bolle’ corrispondenti a ciascuna sezione, con insegnanti assegnati specificatamente, compresi quelli per il sostegno a bambini con bisogni educativi speciali. Ai piccoli – viene specificato – «è stato possibile concedere la fascia di frequenza richiesta al momento dell’iscrizione alla scuola dell’infanzia comunale, ma per garantire la massima tutela alla salute è stato comunque necessario articolare le entrate e le uscite tra le famiglie, al fine di ridurre le occasioni di contatto».
Mense
Per quel che concerne la refezione scolastica c’è la «ristrutturazione del servizio con somministrazione per micro refettori che, nella maggior parte dei casi, sono costituiti dalle stesse aule didattiche. Ai bambini sarà servito il pasto a orari differiti di alcuni minuti per poter effettuare l’adeguata sanificazione degli ambienti, pre e post consumazione del pasto. Al riguardo, gli uffici hanno messo a punto il nuovo sistema valutando le diverse situazioni ed esigenze delle singole scuole che è stato anche presentato agli uffici della Usl. Con il gestore del servizio di refezione scolastica è stato, invece, messo a punto un nuovo protocollo gestionale. Nessuna modifica è stata apportata al menù del pranzo, mentre per la merenda sono state trovate soluzioni tese a ridurre al minimo la manipolazione dei cibi e soprattutto a semplificare la consumazione da parte dei bambini (es. alimenti monoconfezionati)».
Il trasporto
Infine il trasporto scolastico con capienza massima all’80%. Previsto «un piano dei servizi, sia per l’ingresso che per l’uscita, scaglionando gli orari di discesa e salita dei bambini presso le scuole. Anche in questo caso, gli uffici hanno provveduto a verificare con i dirigenti e l’azienda affidataria le specifiche situazioni, in modo da offrire un servizio quanto più personalizzato e adeguato alle diverse esigenze».