«Mondo collaboratori sportivi da riformare»

Covid-19 e affanno sport, il ministro Spadafora mercoledì mattina ha risposto sul tema durante il question time in Senato: «Ripresa graduale con allenamenti, poi vediamo»

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Difficoltà del mondo – professionistico e non – sportivo , collaboratori, riorganizzazione e aiuti governativi per non far crollare il settore, tra i più in affanno a causa dell’emergenza covid-19. A rispondere sull’argomento mercoledì mattina in Senato, in occasione del question time, è stato il ministro Vincenzo Spadafora. Non c’è solo il calcio su cui dibattere.

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I collaboratori sportivi e il calcio

A farsi avanti con Spadafora è stato Emanuele Dessì (M5S): «Il governo ha pieno consapevolezza – le parole d Spadafora – della drammaticità della situazione,   ci viene data dal confronto costante con gli organismi sportivi come Coni, Cip, Federazioni, enti di promozione sportiva, associazioni dilettantistiche e società. Abbiamo aperto un canale privilegiato con il territorio per lo sport di base per avere suggerimenti su ciò che sta accadendo. I media si stanno concentrando sul calcio, ma sappiamo che lo sport non è solo quello e non è solo la serie A. Consapevoli di questo, nel primo decreto – ha ricordato – abbiamo pensato ai collaboratori sportivi: è un mondo che andrà riformato e riorganizzato per dargli maggiori tutele che ora non hanno a causa della loro particolarità dal punto di vista giuridico e lavoristico».

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I 600 euro e la ripartenza

Poi il lato economico nel breve periodo: «Abbiamo istituito un fondo ad hoc – ha proseguito Spadafora – per loro in merito ai 600 euro. Sono convinto che nel prossimo decreto troveremo ulteriori risorse per far sì che lo abbiano non solo tutti i collaboratori sportivi che ne hanno fatto richiesta a marzo, ma che possa essere esteso anche ad aprile. Ho inviato una lettera nei giorni scorsi al Coni e al Cip per far esprimere le Federazioni sui protocolli sanitari che possono applicare la ripresa in sicurezza, venerdì riceverò gli esiti del lavoro. Prima del 4 maggio vedremo se saremo in grado di riaprire. Lo sport è importante – ha chiuso – per valore economico e sociale: gradualmente potremo pensare di ripartire sicuramente con gli allenamenti. Per campionati e attività motoria all’aperto valuteremo insieme al comitato tecnico-scientifico. La ripartenza va spinta e al contempo bisogna tutelare la salute dei cittadini».

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