Ospedale Spoleto: Tar dice ‘no’ al Comune su ordinanza Tesei

Riconversione e pronto soccorso, decreto cautelare del presidente Potenza: niente stop ai provvedimenti della presidente della Regione

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di S.F.

«La stessa direzione sanitaria, evidentemente ‘re melius perpensa’, con il secondo ordine di servizio – inviato digitalmente alle 21.43 dalla Usl Umbria 2, il precedente alle 19.47 – del 22 ottobre, si è preoccupata di contestualmente istituire il punto di primo intervento presso l’ospedale interessato nonché di potenziare i servizi di trasporto e l’attività del 118. Pertanto tale provvedimento, sia pure non potendo (per oggettive ed evidenti ragioni) surrogare il pieno servizio di pronto soccorso, costituisce però una forte mitigazione del pregiudizio arrecato dalle altre misure impugnate, peraltro giustificato da una situazione di crescente e preoccupante emergenza epidemiologica da Covid-19, i cui ricoveri rappresentano in tutta evidenza situazioni da pronto soccorso». Questa la motivazione che ha portato Raffaele Potenza, presidente del Tar Umbria, a respingere – con decreto cautelare monocratico – il ricorso depositato dal Comune di Spoleto contro l’ordinanza della Regione per la riconversione del ‘San Matteo degli Infermi’. La trattazione collegiale è stata fissata per il 17 novembre, per ora il primo tempo va a favore di palazzo Donini. A difendere gli interessi dell’amministrazione del sindaco Umberto De Augustinis sono gli avvocati Sandro Amorosino e Salvatore Taverna.

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Le gravissime disfunzioni e il danno

Nel ricorso il Comune aveva specificato che i provvedimenti contenuti nell’ordinanza della presidente Donatella Tesei provocano «gravissime disfunzioni alle prestazioni sanitarie e fortissime reazioni delle popolazioni interessate (seppur come si precisa contenute in forme legali)». Il tutto in particolar modo per la chiusura del servizio di pronto soccorso. Regione e Usl Umbria 2 (i due ordini di servizio citati in precedenza sono partiti da loro) non si sono costituiti in giudizio. Nel decreto Potenza ha messo in evidenza che la «delibera regionale predispone ed avvia un programma di riconfigurazione come ospedale regionale dedicato all’emergenza coronavirus, sicchè la sua natura essenzialmente previsionale non appare suscettibile di arrecare un danno immediato al servizio di pronto soccorso, nelle more della trattazione collegiale della domanda cautelare». Scontro destinato a proseguire, la partita resta tutta da giocare.

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La protesta a Perugia

In sostanza il Tar dice che il secondo ordine di servizio della Usl Umbria 2 va in qualche modo ad ‘alleviare’ la chiusura del pronto soccorso, non creando i gravi problemi che invece il Comune tira in ballo. Intanto in piazza Italia a Perugia è in corso un sit-in di protesta degli spoletini davanti il consiglio regionale: decine le persone presenti per protestare contro le decisioni della Tesei.

Seguono aggiornamenti

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