Covid, Terni: «Regolamentare i prezzi dei tamponi»

In un atto d’indirizzo Michele Rossi (Terni Civica), Doriana Musacchi (Gruppo misto) e Lucia Dominici (Forza Italia) impegnano sindaco e giunta a parlare con la Regione Umbria

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di Michele Rossi (Terni Civica), Doriana Musacchi (Gruppo misto) e Lucia Dominici (Forza Italia)
in consiglio comunale a Terni

Spesso gli esperti ammoniscono che per il contenimento della pandemia è importante estendere i tamponi, tracciare i casi e isolare i positivi. E’ dunque particolarmente importante riuscire ad implementare il sistema di accertamento diagnostico perché finalizzato ad intercettare i soggetti asintomatici. Conoscere la propria positività o dei soggetti dello stesso nucleo famigliare risulta fondamentale soprattutto per tutte quelle famiglie ove sono presenti membri fragili come anziani o malati. La Regione dell’Umbria ha esteso proprio per queste finalità anche ai laboratori privati, correttamente accreditati, la possibilità di effettuare il test molecolare per la ricerca del virus Sars-Cov-2 tecnicamente con metodica rRT-PCR su tampone oro/rino-faringeo.

Il numero di tamponi ad oggi processati dalle strutture private può essere allora importante per contenere la diffusione del virus e potrebbe esserlo ancora di più in termini di riduzione di afflusso ai pronto soccorso e alle strutture pubbliche. Purtroppo la situazione economica che vivono molte famiglie della nostra città, anche a seguito di questa pandemia, è di grave patimento per cui il costo elevato potrebbe rappresentare un problema. Da indagini del settore, i costi vivi si aggirano intorno ai 25 euro ai quali poi si aggiungono i costi del personale. Il costo, a completo carico dei cittadini, nella nostra Regione per tamponi oro/rino faringeo varia tra gli 85-120 euro. Mentre in altre regioni, ad esempio la Regione Campania, questo varia da un minimo di 50 euro fino ad un massimo di 80 euro.

Abbiamo ritenuto dunque importante presentare, come già avvenuto al consiglio comunale dell’altro capoluogo umbro con esito favorevole, un atto di indirizzo in cui chiediamo al sindaco e alla giunta l’impegno di farsi promotori presso la Regione della regolamentazione di un prezzo massimo con il quale il tampone molecolare debba essere commercializzato. Inoltre perché la stessa Regione compartecipi alla spesa dei cittadini che eseguono il tampone presso strutture private, anche attraverso una apposita richiesta al ministero della salute affinché vengano erogati opportuni fondi utili a questo.

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