Con l’incremento dell’attività di tracciamento, collegata all’aumento dei contagi, rischiano di andare in tilt i servizi della Usl Umbria 2, stando almeno alle lamentele di alcuni cittadini. Già lunedì sono state infatti segnalate difficoltà nel contattare telefonicamente i numeri dell’azienda dedicati al Covid, in particolare da parte di ternani in attesa delle liberatorie post quarantena, impossibilitati ad andare al lavoro o a mandare a scuola i propri figli. Tanto che in diversi hanno addirittura deciso di chiamare il 112 per chiedere spiegazioni e un eventuale intervento.
Il racconto
Martedì la conferma della problematica arriva tramite la testimonianza diretta del papà di un bimbo di 8 anni che, dopo il contatto con un positivo durante il basket, si è dovuto sottoporre a due tamponi. «Il primo è risultato negativo – spiega l’uomo ad umbriaOn – il secondo è stato eseguito ieri (lunedì, ndr) alle 10.45. Oggi (martedì, ndr) alle 16.45 non ho ancora un referto. Sono 30 ore. È inaccettabile, sono 10 giorni che è a casa e ancora la Usl 2 non ci degna di una risposta. Non sappiamo se domani possa tornare a scuola. Capisco tutto, ma si potenzi il servizio».