Aumentano i punti vaccinali in Umbria. Al momento sono 17 quelli presenti, mentre il massimo previsto nel primo piano approvato dalla Regione è di 22. Si attiva a Orvieto il punto di Fontanelle di Bardano, a Foligno quello nella palazzina dell’Ente nazionale di aviazione civile, e a Todi quello nella palestra scolastica di Ponte Rio, un vero sollievo per i tuderti che, dopo la chiusura del centro all’ospedale di Pantalla, erano costretti ad arrivare al punto allestito presso il Cva dell’area verde di Ammeto a Marsciano.
Novità anche a Perugia
Al via anche il secondo centro nel comune di Perugia, nel Cva di Ponte San Giovanni, dove la struttura è già stata riconvertita ma attende un potenziamento degli organici, con l’arrivo di almeno tre medici, mentre è in fase di allestimento all’ospedale Santa Maria della Misericordia, dietro la facoltà di medicina e vicino al nucleo di odontostomatologia, un apposito punto per vaccinare i 2.500 universitari e la quota di personale sanitario ancora rimasta fuori dal piano. Il punto vaccinale dell’azienda ospedaliera di Perugia è stato trasferito dai locali della Usl 1 situati al Parco Santa Margherita di Perugia agli ambulatori del C.O.U. – Centro Odontostomatologico Universitario presso il Polo Didattico situato dietro l’edificio Ellisse in Via delle Corse Sant’Andrea delle Fratte. Grazie alla fattiva collaborazione del professor Vincenzo Talesa, direttore del Dipartimento di Medicina e Chirurgia e del professor Stefano Cianetti, direttore del C.O.U., che hanno supportato i sanitari ospedalieri nel trasferimento, è stato possibile concludere le operazioni nel fine settimana per permettere il regolare inizio delle vaccinazioni nella mattinata di lunedì 8 marzo. I quattro team vaccinali, diretti dalla dr.ssa Tiziana Fiordi, saranno dedicati alla vaccinazione del personale dipendente dell’Azienda Ospedaliera di Perugia e del personale dell’Università degli Studi di Perugia. Nei giorni successivi si procederà alla vaccinazione anche del personale delle imprese private esterne che operano all’interno dell’ospedale comprese le associazioni in convenzione che si occupano del trasporto sanitario dei pazienti.
L’ospedale da campo
L’ospedale da campo, intanto, è stato pre-allertato dai livelli centrali, insieme agli altri presenti nel resto del Paese per l’emergenza Covid, per diventare esso stesso un punto vaccinale ma non da subito, dato che al momento ospita 11 degenti contagiati ed è parte integrante del piano di salvaguardia, con 22 posti letto al massimo della saturazione.
Ha collaborato Giorgia Spitoni