Covid, Umbria di nuovo ‘arancione’ ma si spera in qualche riapertura

Riprende la classificazione precedente la Pasqua. Scuole aperte fino alla 1° media, il resto in dad. A fine mese qualche passo avanti?

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di F.L.

Dopo i tre giorni delle feste pasquali in ‘rosso’, da martedì tutta l’Umbria torna in zona arancione. Dunque possono riaprire i negozi (con alcune restrizioni solo nel fine settimana), rimangono invariate le norme relative a bar e ristorazione e – sulla base dell’ultima ordinanza regionale – mercoledì si torna sui banchi, per le lezioni in presenza, fino alla 1° media. Dalla 2° media alle superiori si resterà, per il momento, in dad al 100%.

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Spostamenti solo dentro al Comune

Fino al 30 aprile – salvo deroghe che potrebbero essere valutate dal governo sulla scorta dell’andamento dei contagi – è esclusa la possibilità, anche per le Regioni con i dati migliori, di passare in zona gialla. E così anche l’Umbria dovrà adeguarsi. Per quanto riguarda gli spostamenti, oltre alla conferma del coprifuoco dalle ore 22 alle 5, torna il divieto di uscire dal proprio Comune di residenza (a Pasqua era permesso muoversi all’interno dei confini regionali per visitare parenti e amici), se non per motivi di lavoro, necessità e salute. È vietato consumare cibi e bevande all’interno di bar e ristoranti, quindi dalle ore 5 alle 22 è consentita solo la vendita con asporto e a domicilio. Rimangono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, così come l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, anche se svolte all’aperto

Le regole su scuole e commercio

L’ultimo decreto legge prevede, per le Regioni in ‘arancione’, lezioni in presenza fino alla 3° media e dad al 50% (e fino ad un massimo del 75%) per le scuole superiori, ma la Regione Umbria ha deciso diversamente: dalla 2° media in su si continuerà a seguire le lezioni da casa dal 7 all’11 aprile. Sul prosieguo, si deciderà entro la settimana in base all’andamento dei contagi. La stessa ordinanza firmata il 2 aprile dalla presidente Tesei prevede inoltre, sul fronte del commercio, il divieto di apertura nelle giornate di domenica (non più anche il sabato pomeriggio) degli esercizi commerciali di vicinato, medie grandi superfici di vendita e conferma la chiusura nelle giornate festive e prefestive degli esercizi presenti all’interno dei centri commerciali.

Possibili riaperture

Nonostante l’iniziale linea di rigore che il governo ha annunciato fino al 30 aprile, stando a Il Corriere della Sera palazzo Chigi potrebbe allentare le misure sulla base di valutazioni che saranno fatte dal 20 dello stesso mese. Potrebbero così riaprire bar e ristoranti (almeno a pranzo), cinema e teatri (con le regole inizialmente programmate per il 27 marzo), ma anche parrucchieri e centri estetici in zona rossa e poi palestre e piscine. Tutto dipenderà dall’andamento dell’occupazione dei posti letto negli ospedali, dalla copertura vaccinale e, ovviamente, dalla curva dei contagi, che in Umbria sembra seguire un discesa più ottimistica rispetto ad altre Regioni.

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