Cram Terni: «Attività fisica per prevenire le malattie croniche»

Presentato il progetto del Centro che ha lo scopo di fare ricerca scientifica sui benefici che può dare lo sport associato ad una sana alimentazione

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Le malattie croniche non trasmissibili, tipiche delle società urbanizzate, tra cui malattie cardiache, ictus, cancro, diabete e malattie polmonari croniche, sono collettivamente responsabili di quasi il 70% di tutti i decessi nel mondo. Il Cram Terni (Centro ricerca attività motoria) intende costruire dinamiche di rete, svolgendo attività di core network (centro della rete), declinare una risposta pratica alle diverse call to actions delle società scientifiche, sviluppare il progetto localmente cercando di trasformare Terni in città-laboratorio e implementare il progetto in altre realtà nazionali. Giovedì mattina, in una conferenza stampa online, è stato presentato il progetto ‘Active and green city project – Vivi la città, vivi meglio’ e il sito web interattivo che collega la storia della città, l’attività fisica e l’alimentazione rispettando l’identità cittadina.

La nascita del progetto

«Cram diventa patrimonio culturale e operativo per la città», ha spiegato il presidente Fosco Giraldi. «È un centro di ricerca sull’attività fisica che nasce da un incontro fortuito fra me e il dottor Fatati. Dalle nostre conversazioni emergeva una forte discrasia nella ‘conca’ ternana tra le cure somministrate e le persone che invece, per circa 70% della popolazione, avevano esigenze diverse e si rivolgevano al dottor Fatati per malattie croniche degenerative. Con Fatati venivamo sollecitati ad inserire nei percorsi di cura una modifica allo stile di vita. La nutrizione e l’attività motoria non possono sostituire il farmaco, ma all’interno di un programma prescritto dal medico insieme al farmaco si possono migliorare le aspettative di vita. Per tutto questo, però, mancava un contenitore e lo abbiamo individuato nella ‘Palestra della salute’. Fare ricerca senza università, però, non ha senso e quindi abbiamo coinvolto l’Università degli studi di Perugia, con la facoltà si scienze motorie che ora è in convenzione con questa struttura. Lo scopo è quello di fare ricerca scientifica sui benefici che può dare lo sport associato ad una sana alimentazione. Ma non possiamo separare la nostra vita dalla città in cui viviamo, noi per 10 ore al giorno siamo dietro a delle scrivanie e abbiamo spesso una nutrizione sbagliata e una scarsa attività fisica e abbiamo quindi cercato di innestare questo progetto come stimolo alla città; una nuova progettazione di urbanizzazione e scoperta di alcuni percorsi su cui affondano le nostre radici culturali. Terni è una città verde, ma questo verde va vissuto».

Le malattie croniche non trasmissibili

«Le malattie croniche non trasmissibili sono legate alle città i cui viviamo e sono principale causa di morte nel mondo», è intervenuto il direttore scientifico Giuseppe Fatati. «Sono malattie cardiache, ictus, cancro, diabete e malattie polmonari croniche, alla base delle quali c’è un’infiammazione subclinica, grasso e obesità, le cui cause sono la sedentarietà e un’alimentazione non corretta. Tutte queste malattie vengono chiamate malattie urbane, perché le prevalenze di queste patologie nelle città sono diverse dalle aree rurali. Nel marzo 2019 grazie ad un accordo Stato-Regioni sono state recepite le linee d’indirizzo sull’attività fisica per le differenze fasce d’età e con riferimento a situazioni fisiologiche e fisiopatologiche. Il World cancer research fund international, autorità leader nella ricerca sulla prevenzione del cancro in relazione a dieta, peso e attività fisica afferma che abbiamo bisogno di una nuova impostazione politica per promuovere diete sane, attività fisica, allattamento al seno e riduzione del consumo di alcol. Dobbiamo quindi puntare a costruire società e ambienti di vita attivi e orientare il sistema di governo alla promozione dell’attività fisica e della salute. Il ruolo del Cram sarà quindi quello di coordinare iniziative di comunicazione, aggiornamento ed intervento univoche e condivise con i soggetti che vorranno aderire al progetto, adeguandolo con le reali esigenze e sviluppandolo localmente cercando di trasformare Terni in una città-laboratorio».

Le finalità del Centro

Il Centro punta a promuovere gli studi, le ricerche, la documentazione e il dibattito scientifico, con riferimento specifico alla ricerca interdisciplinare nel settore delle scienze del movimento. In particolare fa riferimento allo studio di come l’attività fisica migliora il sistema di difesa dell’organismo nei confronti di agenti patogeni (es. virus, batteri), con l’attivazione del sistema immunitario. Effettua studi epidemiologici per analizzare l’impatto ed il ruolo dell’attività fisica sul rischio di patologie cronico-degenerative e sull’obesità e la realizzazione di nuove metodiche e protocolli di attività fisica adattata e/o esercizio fisico adattato per i paramorfismi, per i dismorfismi, per le patologie muscoloscheletriche e neurodegenerative. Inoltre, vuole studiare come l’attività fisica riduce i sintomi di ansia, stress, depressione, disturbi del comportamento e relazionali e favorisce il benessere psicofisico attraverso lo sviluppo dell’autostima, dell’autonomia e facilita la gestione dell’ansia e delle situazioni stressanti. Punta, poi, al miglioramento delle performance atletiche nei vari sport attraverso la realizzazione di nuove metodiche di allenamento funzionale, attraverso il controllo propriocettivo, le analisi posturali, le analisi del cammino, le analisi del movimento. Infine, promuove iniziative scientifiche coordinate e/o organizzare workshops, convegni e seminari per favorire il dibattito scientifico e la diffusione dei risultati delle ricerche condotte, le quali saranno, comunque, oggetto di pubblicazioni di alto profilo scientifico ‘proof of concept’ nel settore delle scienze del movimento.

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