Croce Rossa Italiana, a Foligno la nuova ‘casa’

Inaugurata giovedì la sede operativa regionale per emergenza e protezione civile. Un percorso tortuoso ma, alla fine, realizzato

Condividi questo articolo su

Inauguarata giovedì pomeriggio a Foligno (Perugia) la nuova sede operativa regionale delle attività di emergenza e di protezione civile di Croce Rossa Italiana, che fungerà anche da centro di formazione per nuovi corsi e attività di aggiornamento o esercitazione.

CRI A FOLIGNO, GUARDA LE FOTO DELL’INAUGURAZIONE

La struttura

Lo stabile, di 2.400 metri quadrati diviso in parte su due piani, è dotato di undici uffici, una sala riunioni da ventidue posti per il consiglio direttivo regionale con tutte le predisposizioni per poter essere continuamente collegati, in caso di emergenza, con la sala operativa della Croce Rossa nazionale, il Centro funzionale della Protezione civile regionale e la Sala Situazione Italia della Protezione civile, una sala d’attesa e gli spazi destinati al comitato CRI di Foligno che si trasferirà nella nuova sede. Al suo interno anche la sala radio per la centrale radio operativa della Croce Rossa dell’Umbria, sale ad uso dei volontari e del personale per riposarsi in caso di turni particolarmente lunghi e un auditorium da 100 posti. Completano la struttura un garage di circa 1.000 metri quadrati, un magazzino per lo stoccaggio dei materiali e una cella frigo di 100 metri quadrati per la conservazione di alimenti in caso di emergenza.

Percorso tortuoso

«Il percorso per arrivare al completamento dell’opera – spiegano dalla CRI Umbria – è stato molto lungo e tortuoso a partire dal 1998, anno seguente al terremoto del centro Italia, in cui il Governo ha stabilito la costruzione di otto centri polifunzionali di Protezione civile individuando in Foligno una delle località adatte, ma questioni burocratiche e impedimenti progettuali hanno ostacolato l’avvio dei lavori in tempi brevi. Negli anni a seguire, la necessità di un nuovo progetto, di un nuovo finanziamento e di un ulteriore appalto hanno gravato sulle tempistiche di realizzazione così come la privatizzazione di Croce Rossa Italiana avvenuta nel 2016. Una serie di eventi che hanno fortemente rallentato i lavori, ma che non hanno scalfito la determinazione e la volontà dei vertici della Croce Rossa Italiana, e di quella umbra in particolare, di arrivare alla meta e realizzare un centro polifunzionale di cui poter essere orgogliosi».

L’onda dei volontari

In occasione dell’inaugurazione, il presidente regionale della CRI Umbria, Paolo Scura, ha rimarcato lo straordinario impegno dei volontari in fase di emergenza Covid. Al taglio del nastro, oltre a Scura, hanno preso parte il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini, l’assessore regionale Enrico Melasecche e Francesco Rocca, presidente nazionale della Croce Rossa Italiana e della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezza Luna Rossa. Ha fatto un certo effetto – a margine – sentire il presidente nazionale Rocca rivendicare il soccorso ai migranti e la tutela in fase di quarantena preventiva al loro arrivo in Italia, denunciando le offese e le aggressioni subite da una fetta di opinione pubblica, al cospetto di Melasecche e Zuccarini, rappresentanti di giunte che hanno la Lega come principale azionista.

«Un traguardo enorme»

Entusiasta Francesco Rocca, presidente della Cri nazionale: «La sede operativa regionale di Protezione civile a Foligno rappresenta un traguardo enorme per la nostra associazione. Un centro polifunzionale fondamentale dal punto di vista logistico e formativo, non a caso situato nel centro del nostro Paese, sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce ossa italiana. Sono molto orgoglioso di poter celebrare con le volontarie e i volontari umbri questo risultato, frutto di un percorso lungo e non sempre in discesa. La Croce rossa italiana – conclude – si arricchisce oggi di una nuova eccellenza, attraverso la quale sarà possibile ampliare anche la formazione e l’aggiornamento dei nostri operatori, al fine di rispondere al meglio alle grandi sfide del presente e del futuro».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli