Dalla Grecia ad Otricoli, il volontariato ispira l’agricoltura

È la filosofia di Andrea e Francesco che hanno messo in piedi una realtà che punta in primis alla salute. «L’ortoterapia fa stare bene»

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di A.T.

Da due anni un’azienda agricola di Otricoli ha dato vita ad un interessante progetto di agricoltura naturale. Non è solo la vendita a km 0, dal produttore direttamente al consumatore, ma è anche la totale assenza di prodotti chimici che rende quest’attività preziosa nel panorama umbro.

La filosofia

«La nostra azienda si estende su 17 ettari, 4 di bosco. Per gli ortaggi usiamo una fonte di acqua potabile e inoltre abbiamo uno zafferaneto» racconta Andrea, uno dei gestori dell’attività che insieme ad un altro ragazzo, Francesco, due anni fa tornando da un’esperienza di volontariato a Salonicco, ha deciso di trasportare quell’aspetto umano e unico di contatto con le persone in qualcosa di più duraturo: «Il volontariato lo canalizzi verso chi ha bisogno, con l’azienda agricola lo espandi. Sin dall’inizio ha collaborato con noi una nostra amica nutrizionista, Maria Adele, che cura l’aspetto nutrizionale, di stagionalità dei prodotti e del corpo». Per i tre ragazzi, l’aspetto sociale dietro la loro attività è fondamentale: motivo per cui in futuro stanno pensando di offrire percorsi di ortoterapia, una pratica relativamente recente che trova nella cura dell’orto dei benefici sulla salute e sull’equilibrio psicofisico: «Per ora riforniamo diversi ristoranti e facciamo delle cassettine per le famiglie ma vogliamo anche che le persone vengano in azienda, organizzando passeggiate nel bosco, ad esempio. Vogliamo abbattere la distanza tra produttore e consumatore» conclude Andrea.

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