Ddl Zan e ordinanza anti prostituzione: la protesta ‘punta’ alla piazza

Terni – Organizzata per sabato 6 novembre alle ore 18 una contestazione alle recenti decisioni di senato e primo cittadino

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È un agglomerato composito di realtà e associazioni, a promuovere per sabato 6 novembre, alle ore 18, una manifestazione in piazza della Repubblica a Terni, dal titolo: ‘Voi nei palazzi, noi nelle piazze: #liber* di essere, #liber* di amare’.

Il ‘no’ al Ddl Zan

«Vogliamo gridare pubblicamente la nostra rabbia, il nostro disgusto, il nostro rifiuto di fronte all’ennesimo triste teatrino che la politica ha offerto al Paese- spiegano gli organizzatori . Ciò che è accaduto mercoledì 27 ottobre in senato è di una gravità sconcertante e ci riporta indietro anni luce per quanto concerne la laicità dello Stato, i diritti civili e la tutela delle minoranze. Non possiamo rimanere inermi e silenti di fronte all’ennesimo gioco di palazzo che ha portato all’affossamento del Ddl Zan contro l’omotransfobia, misoginia ed abilismo, un provvedimento atteso da tanti anni, per cui si sono mobilitati centinaia di migliaia di cittadini in tutta Italia; un provvedimento di estrema attualità e necessità, visti i gravi casi di violenze ai danni delle persone lgbt, donne, diversamente abili, che si verificano con cadenza pressoché quotidiana in tutto il Paese».

Anche contro l’ordinanza anti prostituzione

«La manifestazione di Terni – proseguono – intende unirsi idealmente alle altre numerose piazze organizzate in tutta Italia sull’onda emotiva della ‘tagliola’ votata dal senato che di fatto ha sancito la fine del Ddl Zan. L’iniziativa ternana, inoltre, vuole manifestare una ferma opposizione all’ordinanza ‘anti prostituzione’ emanata dal sindaco Latini, salita alla ribalta della cronaca nazionale, con cui si vieta, tra le altre cose, di indossare un ‘abbigliamento indecoroso o indecente in relazione al luogo ovvero nel mostrare nudità, ingenerando la convinzione di esercitare la prostituzione’. Riteniamo che simili provvedimenti costituiscano gravi offese alle nostre identità, alle nostre libertà, oltre ad essere maldestri tentativi d’imposizione reazionaria di una cultura maschilista, sessista, fallocentrica e patriarcale, travolta inevitabilmente dal corso del tempo. Chiediamo infine che anche i profughi afghani lgbt siano considerati, accolti e tutelati dal Comune di Terni».

Chi sostiene la manifestazione

L’iniziativa è promossa da Esedomani Terni, Agedo Terni, Amelia Pride, Terni Donne-Casa delle Donne di Terni, Famiglie Arcobaleno Umbria e AltroVento Umbria, in collaborazione con: Associazione Aladino ODV, Terni Valley, Demetra Aps, Coordinamento Democrazia Costituzionale Umbria, RU2020 Rete Umbra per l’Autodeterminazione, ANPI provinciale di Terni, ANPI Narni, ANPI provinciale di Perugia, Arci Terni, Arci Ragazzi Narni, CSA Cimarelli, Associazione Bottegart, Rete degli Studenti Medi di Terni, Associazione World, Associazione Minerva, Spi CGIL provincia di Terni, CGIL Terni, Spi CGIL Lega Amerino-Narnese, Commissione Pari Opportunità Narni, Associazione Minerva, Udu Terni, Uds Terni, Coordinamento Donne Spi amerino narnese, Circolo Legambiente Amerino, Maria Teresa Di Lernia e Ivana Bouchè Consigliere di Parità della Provincia di Terni. All’iniziativa hanno aderito anche le seguenti forze politiche: Articolo Uno Umbria, Senso Civico, Federazione Provinciale PD Terni, Partito Democratico Unione Comunale di Terni, Partito Democratico di Acquasparta, Partito Democratico di Narni, GD Terni, Europa Verde, Rifondazione Comunista Terni, Potere al Popolo Terni, Movimento Cinque Stelle, Socialismo XXI secolo, Sinistra Italiana Terni, Movimento ‘Rete Resistente’ di Amelia, Democratiche di Terni.

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