«No al depotenziamento della sede di Terni di Arpa Umbria». L’opposizione in consiglio comunale, in questo caso Enrico Melasecche (I love Terni), Thomas De Luca (M5S) e Franco Todini (Il Cammello), torna a rivolgersi al sindaco e al consiglio comunale. «La gravissima situazione ambientale necessita di collocare qui a Terni la Direzione generale nell’ambito di un impegno forte e concreto di difesa dell’ambiente. Chiediamo un consiglio comunale straordinario sul tema con la presenza della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini. Sindaco, si faccia sentire».
La situazione ambientale di Terni, ricorda Melasecche, «è quella che emerge da studi, relazioni ministeriali, atti politici numerosissimi, provvedimenti dell’autorità giudiziaria, ma soprattutto dalla presenza di un numero sempre crescente di pazienti oncologici seguiti dai vari reparti dell’Azienda ospedaliera. Una situazione che smentisce lunghi anni di ‘negazionismo ambientale’ in cui la politica ha gestito questo settore delicatissimo condizionando molto spesso anche i comportamenti degli enti di controllo che hanno assecondato l’indirizzo generale che privilegiava la concentrazione di ben tre inceneritori a Terni nonostante la presenza di una industria siderurgica pesante e di una chimica altrettanto invasiva che hanno disseminato il territorio di discariche mai fin qui bonificate».
La riorganizzazione in atto di tutte le società partecipate dalla Regione, secondo De Luca, «vede Terni penalizzata in modo inaccettabile con la liquidazione e il successivo fallimento dell’Isrim, la liquidazione dell’ex Consorzio aree industriali, di Umbria innovazione e del Bic, ridotto ai minimi termini, il depotenziamento volto all’estinzione della struttura tecnico amministrativa in loco della Regione, la eliminazione di Atc dopo la famigerata operazione di Umbria Mobilità».
Esecuzioni di politiche Risulta quindi «inaccettabile – esclama Todini – la riorganizzazione in corso dell’Arpa che vede di fatto il demansionamento della dirigenza locale, concentrando tutte le funzioni tecniche nel direttore generale con conseguenze nefaste di medio e lungo periodo per il ruolo indispensabile dell’Arpa a Terni che non può essere ridotto a mera esecuzioni di politiche centralistiche che hanno in questi anni rivelato limiti pesanti»
Area di crisi complessa Per Ferranti, «il nostro territorio vive un periodo di pesante crisi, pur in presenza di un contributo determinante della nostra industria al Pil regionale. Il riconoscimento del nostro territorio come Area di crisi complessa apre la possibilità per nuove iniziative industriali che necessariamente non possono non vedere una riduzione dell’attuale impatto ambientale grazie al ruolo che l’Arpa è chiamata a svolgere, senza subire indebite pressioni politiche che la manovra in corso sembra paventare».
Lo scippo I consiglieri invitano quindi il sindaco e il consiglio comunale «ad attivarsi immediatamente onde evitare che si consolidi l’ennesimo scippo da parte della Regione nei confronti del nostro territorio con il trasferimento delle funzioni tecnico dirigenziali dell’Arpa in capo al direttore generale, penalizzando Terni ed il suo territorio già pesantemente provato da oltre 130 anni di industrializzazione senza regole».
Consiglio comunale straordinario Chiedono, inoltre, «di indire un consiglio comunale straordinario volto ad impedire il trasferimento delle funzioni dirigenziali da Terni alla direzione generale di Perugia, in cui la presenza indispensabile della presidente Marini possa dare risposte dirette ed indispensabili alla richiesta che viene da tutte le forze politiche, sindacali ed associative di invertire tale decisione, collocando viceversa su Terni la Direzione generale dell’Arpa Umbria quale riconoscimento di una situazione ambientale fortemente critica, la peggiore e più complessa fra quelle che si registrano nella nostra Regione». Dopo la consultazione con la presidente della Marini «venga predisposto entro 60 giorni un crono programma dettagliato relativo alle misure da adottare per affrontare in modo organico la lotta all’inquinamento, la realizzazione delle varie bonifiche e il recupero ambientale del nostro territorio».
Forza Italia Francesco Ferranti, sul tema, chiarisce la posizione di Forza Italia: «Sul documento non c’è la nostra firma – dice – ma non certo perché non siamo d’accordo nello specifico, ma solo perché, essendo stati, con il consigliere Cecconi di FdI-An, tra quelli che hanno per primi sollevato le problematiche di cui si dibatte, riteniamo che sia limitante affrontare il tema solo pensando a questo aspetto. Ribadisco, però, che Forza Italia non accetterà mai nessuna diminuzione della presenza di Arpa sul territorio ternano».