Dipartimento cardio toraco vascolare: «La città ha un ‘gioiello’»

Terni – Convegno sabato mattina per formare ed anche presentare quante e quali cose vengono fatte al ‘Santa Maria’: «Teniamocelo stretto»

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Un convegno per formare, accrescere ulteriormente le competenze, fare il punto ed anche – forse soprattutto – far capire alla città, spesso poco informata sul tema, quando sia importante il dipartimento cardio-toraco-vascolare del ‘Santa Maria’ di Terni per la stessa azienda ospedaliera, i suoi pazienti – in buona parte provenienti da fuori regione – e il territorio tutto. È quello che (nel rispetto delle normative anti Covid) si è tenuto sabato mattina all’hotel ‘Garden’ e che ha visto la presenza, fra gli altri, del sindaco di Terni Leonardo Latini, del commissario dell’azienda ospedaliera, Pasquale Chiarelli, e del presidente dell’ordine dei medici Giuseppe Donzelli. A presentare l’evento è stato invece il dottor Fiore Ferilli, direttore del dipartimento.

IL DIPARTIMENTO CARDIO TORACO VASCOLARE DELL’OSPEDALE DI TERNI
PARLANO I DOTTORI FIORE FERILLI E FABRIZIO ARMANDO FERILLI

La realtà ternana diretta dal dottor Ferilli – non è un mistero – è da tempo in discussione in ragione di equilbri ‘regionali’ spesso chiari a pochi ma che producono effetti, per realtà dove il lavoro e le competenze hanno portato progressi tangibili, decisamente nefasti. Non era questo il ‘focus’ del convegno di sabato, dai contenuti scientifici, ma se si deve pensare ad un messaggio/appello collegato, non può che essere questo, in qualche modo ribadito dalle parole degli stessi intervistati (VIDEO). Segno che i ‘primariati’ – e il ‘Santa Maria’ in questo senso è in difficoltà da tempo – attraggono, creano know how e opportunità. Come è accaduto nei 15 anni di presenza della cardiochirurgia a Terni.

Cosa fa

Il dipartimento cardio-toraco-vascolare dell’azienda ospedaliera di Terni comprende chirurgia vascolare, cardiochirurgia, chirurgia toracica, cardiologia con emodinamica, aritmologia e terapia intensiva, servizio di cardioanestesia con terapia intensiva post operatoria. Si tratta di un settore ad alta specialità che negli ultimi anni ha raggiunto livelli di eccellenza grazie all’elevata professionalità, al continuo aggiornamento, confronto e integrazione tra i vari specialisti. Un merito particolare va agli investimenti delle direzioni aziendali che hanno portato, recentemente, all’inaugurazione della sala ibrida. In Italia, attualmente, ve ne sono attive circa 22. Si tratta di una Sala Operatoria ad alta tecnologia che permette di effettuare interventi chirurgici sempre più complessi coinvolgendo diverse discipline. Inoltre, la stretta collaborazione tra le varie strutture appartenenti al dipartimento ha consentito l’attuazione di nuove procedure complesse con minima invasività, maggior comfort per i pazienti e riduzione dei costi di degenza.

I contributi

Al convegno sono intervenuti diversi medici/relatori dell’azienda ospedaliera di Terni: il dottor Valentino Borghetti (responsabile della struttura di cardiochirurgia), il dottor Giovanni Carreras (specialista in aritmologia), il professor Marcello Dominici (direttore della struttura di cardiologia), il dottor Fabrizio Armando Ferilli (responsabile della struttura di cardioanestesia), il dottor Raimondo Micheli (responsabile della struttura di diagnostica vascolare chirurgica), il professor Mark Ragusa (responsabile della struttura di chirurgia toracica).

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